2008-01-29

Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (Do Androids Dream of Electric Sheep?) - Philip K. Dick

Nella totale mancanza di notizie dei giornali italiani, impegnati a straparlare del nulla in attesa del diluvio (le prossime elezioni!), godiamoci Neri Marcorè in un STREPITOSA imitazione del confronto tra un giornalista bravo e un professionista della disinformazione.


Offro anche, gratis, una citazione pessimistica:
« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »
(Roy Batty - Blade Runner, Ridley Scott, 1982)

2008-01-24

L'elezioni



Allora: oggi Prodi andrà al voto del senato oppure si dimetterà prima?
Nel primo caso, se sfiduciato come previsto, difficilmente si potrà cambiare la legge elettorale. Nel secondo potrebbe esserci margine per un reincarico, da parte di Napolitano, a questo scopo.
Molti strepitano: "Elezioni! Elezioni!"
Eppure si sa che, con questa porcellosa legge elettorale, chiunque vincesse sarebbe ancora nella emme, in balia di tutti i partiti nanerottoli con i loro leader incollati alle poltrone.
Cosa farebbe il popolo di OK Notizie al posto di Prodi?
Se non avete voglia di rispondere potete sempre godervi un Gaber d'annata.

2008-01-22

How Far Can You Fly?

Clicca per ascoltare il brano di Luca Flores
Podcast



"Se ci sarà da votare sulla fiducia voteremo contro. L’esperienza di questo centrosinistra è finita". Lo dice il leader dell’Udeur Clemente Mastella in una conferenza stampa.
Il governo Prodi questa volta sembra proprio al capolinea. Il cinghialone dagli occhi teneri, plurinquisito boss di Ceppaloni, sembra pronto a tirare lo sgambetto finale. Mica scemo. Vuole andare a votare con questa legge elettorale. Se qualcuno avesse il coraggio di porre uno sbarramento al 5%, per avere un partito in parlamento, addio a lui e a tanti altri nanerottoli di destra, centro e sinistra. A voler fare dietrologie ci sarebbe da chiedersi cui prodest l’intervento della magistratura. Ma lasceremo ai nostri esimi giornalisti l’onore e l’onere di congetturare. Altrimenti di cosa riempirebbero le pagine dei loro inutili giornali, pagati dal pubblico denaro ?
La caduta di questo governo, sempre sull’orlo di una crisi di nervi, come nei migliori film di Almodóvar, non ci farà versare lacrime. Il dramma semmai sarà cadere dalla padella Prodi alla brace Berlusconi. Incredibilmente questo paese non offre di meglio. ‘ffanculo!
Come si può volare lontano?

2008-01-20

Roma - Papa - Chiesa - Stato

"Il matrimonio chiesa-stato è indissolubile"
L'invadenza clericale non è prerogativa unicamente italica. La vignetta è tratta dal quotidiano spagnolo El Pais

Veltroni ama il Papa. Mastella è con il Papa e andrà a manifestarlo a Roma.
L'adunata romana convocata da Ruini ("anche lui ateo devoto?" si chiede oggi Scalfari su La Repubblica) sarà oceanica e ricca di illustri adesioni.
Francamente non se ne può più. Ma davvero agli italiani interessa tutta 'sta diatriba tra laici e clericali? Oggi di nuovo i giornali ne sono pieni. Personalmente ho espresso a caldo - con scarso successo in questo paese di sepolcri imbiancati e baciapile - tutti il mio disgusto per chi continua a far credere che al Papa sia stato impedito di parlare (Papa - La Sapienza). Il rifiuto di presenziare a La Sapienza è stato suo e voluto! Comunque chi vuole spunti di riflessione si legga questi due articoli.

2008-01-19

Cuffaro, Mastella, Berlusconi...

Vicende diverse.
Il primo condannato a cinque anni per aver rivelato notizie riservate su indagini che riguardavano boss e indiziati di mafia, ma non riconosciuto colluso con la mafia, è felice. Non intende certo dimettersi da governatore della Sicilia per una simile bazzecola! Come la metterà con l'interdizione dai pubblici uffici?
Il secondo invece si è dimesso da ministro (della giustizia!) in quanto indagato per concussione (insieme alla moglie (presidente del consiglio regionale della Campania) agli arresti domiciliari. Si scatenano le manifestazioni di solidarietà politica nei confronti della coppia. Tutta una montatura!
Il terzo è recidivo alle traversie giudiziarie, ma, in un modo o nell'altro, se l'è sempre cavata. Questa volta è indagato per corruzione. Ha il vizietto (documentato, ricordate la telefonata?) di raccomandare attrici ai dirigenti Rai. Ma lui è tranquillo. Inchiesta campata per aria. Intanto fa sapere di avere in mano l'elenco di tutte le amanti Rai. Non dubitiamo che se la caverà anche questa volta.
Ecco l'Italia dove viviamo, l'Italia della Casta. Un povero cristo finisce in prigione con estrema facilità e nessuno pensa che i giudici ordiscano complotti nei suoi confronti. Se è un privilegiato però le cose cambiano. Allora sono i giudici ad essere delegittimati rispetto ai provvedimenti che assumono. Va be'. Altrove le cose vanno diversamente. Che tristezza!

2008-01-16

Papa - La Sapienza. Disgustoso!

Non trovo altro termine per definire l'atteggiamento della stampa, della televisione, dei politici nella vicenda Papa-La Sapienza. Tutti scandalizzati perché qualcuno ha osato mettere in dubbio la legittimità dell'invito a Ratzinger ad inaugurare l'anno accademico dell'ateneo romano. Tutti scatenati, non solo quelli più o meno dichiaratamente di destra, ma anche gli altri. Da Prodi e Rutelli a d'Alema, Mussi e perfino Giordano. Per non parlare dei giornalisti, Mieli in testa, prototipo di chi crede di avere sempre la verità in tasca e non capisce - o non vuole capire - di essere uno degli strapagati ed autoreferenziali portavoce di un sistema informativo ormai defunto. I maestri della disinformazione quotidiana aizzano i pochi lettori, e i molti ascoltatori passivi di vergognosi telegiornali, contro chi si appella ancora alla ragione critica. Nessuno che abbia citato, e tanto meno analizzato, i contenuti delle civilissime lettere (quella di Marcello Cini e quella dei 67 professori) al Rettore de La Sapienza. Invito chi si imbatte in questo blog a farlo (Lettere dei professori de La Sapienza...). Le condivido pienamente e non ho nulla da aggiungere.

2008-01-07

Pugni

Titolo Pugni
Autore Grossi Pietro
Editore Sellerio, Palermo, 2006, 188 p., brossura, € 12,00

Difficile liberarsi dell’adolescenza. Alla fine non ci si riesce mai completamente.

Pugni opera prima di Pietro Grossi – in realtà seconda poiché nel 2000 Polistampa aveva pubblicato Touché – ha imposto al pubblico il giovane autore come scrittore di buona razza.
Raccolta di tre racconti disuguali. In tutti i protagonisti sono coppie di maschi a confronto.
Nel primo racconto, Boxe, si parla di due pugili appena oltre la soglia dell’adolescenza, diversi e simili ad un tempo. I loro soprannomi li definiscono. ‘Il ballerino, anche studente di pianoforte, tutto tecnica e leggerezza, non combatte mai, se non un’unica volta, perché la madre non vuole. ‘La capra’, sordomuto, solido e potente, raggiunge subito ragguardevoli risultati. Li accomuna l’insicurezza di adolescenti sfigati. Entrambi trovano identità soltanto sul ring, affratellati dalla stessa passione. Ne viene fuori una geniale metafora della condizione giovanile.
Veri fratelli sono quelli del secondo racconto, Cavalli, ambientato in un mitico west atemporale. Anche loro allo stesso tempo uguali e differenti, si avviano da subito, ancora bambini, a destini antitetici pur senza staccarsi mai completamente dalla condivisa matrice originaria. I cliché abbondano nella narrazione, ma non infastidiscono.
Il terzo racconto, La scimmia, decisamente meno felice dei precedenti, è di stampo giovanilista. Trentenni in difficoltà, poco cresciuti emotivamente, si misurano con i fantasmi di generazioni percepite come più fortunate. Tentano comunque di conformarsi alla realtà nelle vesti vaghe di artisti o, più concrete, di venditori di prosciutto. Altrimenti se ne autoescludono diventando scimmie e passando il tempo a giocare con i gusci di pistacchio.
Tutti i protagonisti del libro si muovono immersi in un mondo totalmente maschile, nel quale le donne sono soltanto un pallido contorno. Tuttavia, pur scarsamente delineate, emanano forza. Esseri alieni all’universo impregnato di maschi valori che l’autore disegna, fondamentalmente incomprensibili, i personaggi femminili conservano una loro inquietante indispensabilità.
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