2008-05-28

Allarme son tornati

Se un gruppo di energumeni, armati con sbarre, catene e coltelli, che si chiamano l’un l’altro “camerata!”, e magari appartengono a formazioni di destra, si mettano a sprangare studenti, magari anche di sinistra, e quelli tentano di non farsi ammazzare di botte si può definire rissa? Per il Corriere, sempre piegato dove fischia il vento, specie se di destra, si. E bravo Mieli! In fondo ha la coscienza a posto. Rissa è l’imputazione per i fermati, picchiatori o picchiati che fossero. Così va il mondo.
Più dignitosa La Repubblca con l’articolo di Concita De Gregorio.
Del resto individui con la stessa mentalità fascista a Verona hanno ammazzato un ragazzo, a Ponticelli incendiato un campo Rom, a Roma assalito negozi e picchiato selvaggiamente extracomunitari, ma per sindaci e responsabili dell’ordine tutto ciò non ha niente a che vedere con la politica! E bravi anche loro.

2008-05-25

RAID nel quartiere romano del Pigneto. Pestaggio neonazista contro un extracomunitario del Bangladesh

justice stress (official video) by 75_prod
[bel video, filmicamente parlando, di Romain Gavras - figlio di Constantin Costa Gavras.
Sembra il lancio pubblicitario dei giubbotti dei Justice, duo musicale francese, effettivamente in vendita a caro prezzo. Ha fatto parlare molto di sé per la violenza che visualizza. Purtroppo la realtà di tutti i giorni non è da meno. Qualcuno ci ha visto anche del razzismo perché i protagonisti sono tutti di colore. In Italia gli stranieri sono picchiati, più che picchiatori. I violenti ostentano teste rasate e simboli nazisti e si accaniscono contro chiunque appaia "diverso". Talvolta, come a Verona, ci scappa anche il morto.]

La notizia sottostante è di poche ore fa. (corriere.it)
RAID CONTRO TRE NEGOZI nel quartiere romano del Pigneto.
Pestaggio neonazista contro un extracomunitario del Bangladesh.
L'uomo, che gestisce un bar, aggredito e picchiato da giovani a volto coperto. Alemanno: gravità inaudita.

ROMA - Erano incappucciati e gridavano «Sporchi stranieri» e «Bastardi» i circa 20 componenti della squadra che sabato pomeriggio, intorno alle 17:30, hanno assalito e devastato a Roma, nel quartiere Pigneto, tre negozi gestiti da stranieri. In uno degli assalti è stato pestato anche un extracomunitario del Bangladesh che gestisce un bar: i giovani, con il volto coperto da foulard con il segno della svastica, sono arrivati improvvisamente correndo con in mano delle assi di legno e si sono scagliati contro l'extracomunitario colpendolo con violenza e urlando.

2008-05-18

Inter campione di un campionato senza senso

Due gol al Parma ed è scudetto. Sono contento per gli interisti. Li ha siglati "Ibra", nato in Svezia da madre croata e padre bosniaco. Esempio ben riuscito di multietnicità. Peccato che funzioni soltanto se si è fuoriclasse.
Fuori imperversa la solita bagarre, con clacson e caroselli d'auto, di ogni vittoria importante. Routine.
Sia a Parma sia a Catania, dove giocava la Roma, non sono mancati scontri e violenze dei soliti imbecilli che sfoggiano saluti a braccio teso. Pare ci siano feriti gravi. La "sicurezza" in prossimità degli stadi è parola vuota.
Non sarò io a voler rovinare la festa neroazzurra, ma non mi piace più il tifo almeno dal giorno in cui gli juventini, come se niente fosse, festeggiarono la vittoria in coppa dei campioni dopo la strage dell'Heysel di Bruxelles (39 morti, centinaia di feriti).
Sarà un mio limite, eppure mi riesce sempre più difficile giustificare l'idolatria di massa per questi vergognosamente strapagati pedatori in mutande. Sospendere un annetto qualsiasi attività calcistica non sarebbe peccato. Utopia.

2008-05-17

Ora si che c'è d'aver paura ad uscire di casa!

prima pagina il manifesto 17 maggio '08

Sono partiti in quarta La Russa, Maroni, Alemanno & C. Ronde assortite per la giustizia faidate, intenzione d'impiegare anche l'esercito con funzioni d'ordine pubblico, più potere ai prefetti, espulsioni, bliz, campi rom dati alle fiamme e saccheggiati. Sicurezza! Sicurezza! sulle note di Giovinezza, giovinezza. Eja eja alalà!
E intanto il duo Veltrusconi se la canta e se la suona.

2008-05-12

Chetempochefa. Fazio Fabio... che figura da ciculatè

Rai, primi effetti del dopo elezioni: Fazio ha fatto pubblica abiura. Sembrava uno scolaretto. Povero Fabio! Tiene famiglia. Questa volta se gli fottono anche Chetempochefa rischia di non rientrare più. In fondo lo capisco e lo approvo. Meglio buttare a mare quel rigido abatino di Travaglio che chiudere una trasmissione tra le pochissime guardabili in TV. Con gli attuali chiari di luna chissà se basterà. Sicuramente qualcuno vuole la sua testa e ancor più la sua trasmissione. Dare addosso a Marco Travaglio, dopo la performance sgarbiana, è facile e gratuito. Il paradosso è che viene accusato lui di insultare gli altri: non sono mica lì a difendersi gli indebitamente nominati! E perché? Forse che se parlano di te in un articolo hai possibilità di replica? Inoltre non sarà davvero difficile a tipi come Schifani, seconda carica dello Stato, o Ciarrapico, proprietario, tra l'altro, di giornali, rispondere. Il fatto è che non si curano di smentire quanto si dice di loro. Fanno bacchettare gli incauti conduttori e, magari, trovano il modo per chiudere le poche trasmissioni scomode. Ciò nonostante quanto accaduto a Chetempochefa per la Finocchiaro è gravissimo. Per piacere "Partito Democratico", datti una regolata!
Comunque sentite un po' cosa dice Marco. Vi sembra così inaccettabile? Ormai è in gioco la libertà di parola se si tirano in ballo i massimi esponenti della Casta. Vale per Santoro con Grillo e per Fazio con Travaglio. Guai a toccare lorsignori i presidenti!
Per questo vale la pena rilanciare lo spezzone di trasmissione incriminato.

2008-05-06

Balordi in erba danno fuoco alla testa di un compagno. Il video sequestrato dalla Questura di Viterbo

Fonte: Tusciaweb.it

Non sono soltanto dodicenni guidati da un quattordicenne poco furbo. Sono pericolosi apprendisti stregoni che in futuro potrebbero non farsi scrupoli ad ammazzare di botte uno qualsiasi "diverso" da loro. Ma Fini, il neo presidente della Camera, quello che a suo tempo ha guidato l'indegna repressione poliziesca al G8 di Genova, ritiene più grave la contestazione (sbagliata!) alla fiera del libro di Torino rispetto all'omicidio efferato di Verona dove cinque nazisti hanno assalito e ucciso un ragazzo soltanto perché non era come loro!

2008-05-05

Ei fu. Siccome immobile... E l'autoritarismo impera!

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro, ...
Non so se qualche insegnante tormenta ancora i suoi allievi con il manzoniano Cinque maggio. Eppure se Napoleone è morto non lo è il bonapartismo.

Esso viene definito come forma di governo scaturita da una situazione di crisi politico-sociale nella quale il potere esecutivo, identificandosi in una personalità carismatica, riesce a esautorare il parlamento e dà vita a un regime autoritario e personalistico.

Il bello è che non c'è bisogno di abolire il suffragio universale perché le masse popolari tendono spontaneamente ad identificarsi con il leader di turno. Tuttalpiù, se si teme una defezione dei meno abbienti a favore di partiti che meglio potrebbero rappresentare i loro interessi, si accarezza l'idea d'istituire collegi uninominali o si ricorre al maggioritario...

Ricordi scolastici. Vi suggeriscono niente?

PS
Studi recenti escludono l'ipotesi che Napoleone sia stato volontariamente avvelenato con l'arsenico. L'arsenico era un inquinante molto più presente nell'ambiente allora che ora (ce ne sono ben altri adesso!), ma la quantità rilevata nei capelli dell'ex Imperatore dai ricercatori dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dell'Università di Pavia, pur rilevante, non è tale da giustificarne il decesso.

PPS
È morto il ragazzo veronese massacrato a pugni e calci da neofascisti, attivisti delle curve allo stadio e di "buona famiglia". La notizia arriva ora e gli inquirenti s'affannano già a sdrammatizzare come se la ragione dell'omicidio fosse soltanto il diniego di offrire una sigaretta e non l'aberrante ideologia autoritaria di questi balordi. Vergogna!

2008-05-03

Insulti e insulsi. Santoro, Travaglio, Petruccioli, Sgarbi, Grillo, Napolitano, Veronesi e la Rai tivi

Grillo

Pur non sentendomi troppo “grillino” condivido buona parte delle cose che dice Beppe, anche perché le pensavo già prima che lui ne facesse un cavallo di battaglia. Grillo non è un fenomeno di oggi come troppi disattenti analisti sembrano credere. Sforna spettacoli alternativi da oltre vent'anni e, se devo essere sincero, lo preferivo nella fase più spiccatamente “ecologista” pur disapprovandolo quando dimostrava di non capir niente della rivoluzione informatica – nel bene e nel male - spaccando computer sul palcoscenico. Da persona intelligente, quando ha compreso meglio, ha cambiato totalmente atteggiamento rilanciando sé stesso proprio grazie alle nuove tecnologie (che nuove non lo sono più da un pezzo anche se tipi lungimiranti come Mieli le consideravano solo una moda, simile al borsello!)
Non ho neppure mai apprezzato la grevità di linguaggio, gli insulti gratuiti e lo sfottò sulle caratteristiche fisiche dei presi di mira (ricordo con un certo raccapriccio quanto diceva sulla vecchia signora della pubblicità della candeggina, ma il punto focale era la critica, feroce e sacrosanta della pubblicità). Questione di gusti. Grillo ha comunque il dono di far ridere crassamente chi l’ascolta predicendo catastrofi che ci riguardano con una superficialità invidiabile. Non è un mago: ha soltanto l’intelligenza, non rara nei comici e rarissima nei politici, di consultare ed ascoltare esperti di vario tipo, ripetendone poi, a suo modo, le indicazioni. Grillo non è un fine satirico – non a caso è stato scoperto da Pippo Baudo. È un comico puro. Piace ai più e fa storcere il naso agli snob. Ci voleva il vecchio stalinista Petruccioli, uomo di destra, sinistra e centro, ma mai divergente dal pensiero dominante, per indignarsi alle riproposta televisiva di spezzoni del “vaffanculo day” di Torino.
Petruccioli e compagni (di centro, destra e sinistra) ambirebbero ad una televisione anni cinquanta quando non si poteva dire “membro di governo” perché ricordava il cazzo e offendeva le pudiche orecchie delle italiche famiglie. Non si scandalizzano, Petruccioli & C., dell’infame televisione ed informazione che di norma ci propinano, né dell’indegna gazzarra da neurodeliri del solito Sgarbi che, con la bava alla bocca, ha continuato per tutta la trasmissione ad insultare i presenti (Travaglio dovrebbe denunciarlo ed estorcergli un bel po’ di soldi). Con chi se la prendono Petuccioli & C.? Col povero Santoro – povero, rispetto ai colleghi, per i redditi dichiarati. Ha avuto l’ardire, il giornalista, d’informare gli italiani circa una manifestazione con più di cinquantamila persone coinvolte. Non vogliono, le vestali della casta, una televisione capace di mettere in dubbio le virtù degli intoccabili. Forse che Napolitano non è rimasto quel sepolcro imbiancato, più realista del re, dei tempi d’oro del PC? Forse che Veronesi, uomo per altro di sicura intelligenza ed abilità - buono anche lui indifferentemente per tutti i regimi - non è ampiamente sovvenzionato, oltre che da noi tutti, da finanziatori con ben precisi interessi? Se lo dicessero gli elzeviristi “seri”, anziché incensare senza ritegno i potenti d’ogni risma, non ci sarebbe bisogno di un comico per metterli alla berlina.

PS
Grillo s’è incazzato per la pubblicazione dei redditi on-line. Why? Guadagna molto. E allora? Buon per lui e complimenti per averlo dichiarato al fisco. Invece è assai istruttiva la lettura dei redditi. Scoprire che il proprio vicino, con un tenore di vita della madonna, e fautore di idee politiche vincenti, dichiara assai meno di te che non puoi evadere un cent e fatichi ad arrivare a fine mese - o figura addirittura in passivo - fa piacere. Sarà mica un evasore?
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