Edvard Munch, Il Grido, 1895, Pastello su tavola, 79 x 59 cm. (particolare)
119 milioni e 922mila e cinquecento dollari. È questo il prezzo con cui è stata battuta una delle quattro versioni dell'urlo di Munch, da Sotheby's New York, comprata da uno sconosciuto acquirente telefonico.
Non è un record per un'opera d'arte. L'emiro del Qatar, ad esempio, per una delle cinque versioni dei Giocatori di carte di Cézanne, aveva sborsato 250 milioni.
Per qualcuno i milioni di dollari (o euro) sono noccioline.
Uomini con patrimoni calcolati in miliardi di dollari (vedere classifiche di Forbes) possono permettersi questo ed altro.
Nonostante la crisi Berlusconi (intorno al settantesimo posto nella classifica dei ricconi) con la sua passione per uomini in mutande che rincorrono un pallone ha cacciato per Ibrahimovic 24 milioni di euro più 9 milioni d'ingaggio (e ha fatto un affare mentre per il Barcellona, che l'ha venduto, l'affare sta nei soldi che non dovrà più tirar fuori. Infatti, fosse rimasto al Barça, Ibra sarebbe costato al club in totale 162,5 milioni: 69,5 milioni per comprarlo dall'Inter; 75 milioni di ingaggio nei cinque anni; e circa 19 milioni di premi. Così invece è costato "solo" 87,5 milioni: i 69,5 del cartellino più 15 di ingaggio più 4 di premi.)
Alla facciazza dell'economia da paura di Spagna e Italia!
Ma che senso ha tutto ciò?