In rete le sembianze di Calderoli sono spesso assimilate a quelle di un porco, ma paragonare le sembianze umane agli animali è un insulto più agli animali stessi che a certi umani
Calderoli a Treviso ad un raduno leghista: "Quando vedo la Kyenge non posso non pensare a un orango... Vada a fare il ministro al suo paese".
Però la Kyenge è "italiana" (e sono proprio politici dello stampo di Calderoli a farci vergognare di esserlo!)
Roberto Calderoli, quello della legge elettorale "porcata" - per sua stessa ammissione - (che i "largaintesisti", lì apposta per farlo, stando alle parole di Napilitano, continuano a non cambiare).
Il leghista Calderoli, quello che definisce "bingo bongo" gli immigrati che cercano lavoro al nord e "culattoni" coloro che rivendicano i propri diritti civili.
Quello che esibì la maglietta con la caricatura di Maometto in spregio degli islamici (e ci è costato un milione di euro in sei anni per la vigilanza costante alla sua villa di Mozzo nel bergamasco per timore di attentati)
Quello che viaggia con una scorta di otto uomini tra Milano e Roma ed è stato indagato per la casa romana perché i duemiladuecento euro mensili di affitto sembra glieli pagasse Belsito con i soldi dei finanziamenti ai partiti (pardon: "rimborsi elettorali"!)
Insomma Calderoli, un uomo di specchiata eleganza, moralità e civiltà, per il quale gli italiani hanno pagato un caro prezzo in tutti i sensi.
Eppure il nostro parlamento di imbelli (nel senso di privi di forza morale) lo ha premiato piazzandolo, in nome delle "larghe intese" alla vicepresidenza del senato.
Ora qualcuno si accorge che un tale individuo non può rappresentare le istituzioni
Ma scommettiamo che nessuno lo costringerà a dimettersi dalla carica che ricopre indegnamente?