C'zzo in me deve esserci qualcosa
che non va.
Quando tutti li osannavano perché
rappresentavano il "nuovo" io
criticavo Grillo, Casaleggio e i "grillini". Ora che tutti danno loro
addosso io continuo a criticarli, beninteso, ma li difendo.
Tra di loro ci sono degli
imbecilli, certamente, ma abbondano anche negli altri partiti e se ne ha
sentore appena aprono bocca.
Il cinquestelle che ha dato delle
pompinare alle parlamentari PD, non va censurato, va buttato fuori dal
movimento. Sbagliato affermare come ha fatto il pentastellato Di Battista
"se uno, sbaglia, sbaglia tutto il movimento". Uno vale uno o no?
Ciascuno deve assumersi la responsabilità di quanto dice e fa. Anche quell'altro
che ha dato del "boia" a Napolitano va sanzionato, perché nessuno
deve sentirsi autorizzato ad insultare a ruota libera chicchessia in un'aula
parlamentare.
E questo vale anche qualora Napolitano meritasse l'impeachment
per le sue azioni.
Purtroppo i leghisti - che, in
quanto fiancheggiatori di Berlusconi, verranno salvati ad hoc dal rischio di
sparire per gli sbarramenti della prossima legge elettorale - hanno fatto
scuola al proposito.
Quello poi del "boia chi
molla" è solo un ignorante o un simpatizzante dell'estrema destra alla
quale l'espressione è cara.
Invece lo spreco del termine
"fascismo" per le manifestazioni di opposizione dei Cinquestelle, che
anche Augias ha usato senza contraddittorio dalle "autorevole"
tribuna gossip della Bignardi, mi sembra risibile.
Possibile che ad ogni pisciata si
debba tirare in ballo il fascismo?
Residui di mentalità nazifascista sono sicuramente presenti nella
nostra come in altre società e questo è tragico. Ma a generare gli
autoritarismi, qualsiasi sia il loro nome, è un modo di pensare, di
comportarsi, di rapportarsi agli altri, di trattare le minoranze, gli emarginati,
gli indifesi, i "diversi".
È un porre sé stessi, e il gruppo
di appartenenza al di sopra di ogni altro valore, chiudendosi nel proprio
particolare ed usando la violenza vigliacca del branco su chi vi si oppone.
È il disprezzo totale dei diritti e
della dignità personale e l'esaltazione della forza bruta e del "coraggio"
di esercitarla nelle forme più efferate.
È l'affermazione politica e sociale
della disuguaglianza, senza alcun contratto sociale che regoli il rapporto
degli individui tra loro e nei confronti dello Stato.
Si concreta nella realizzazione di
un mondo dove una esigua minoranza possiede un potere economico e politico
assoluto mentre i più subiscono impotenti i soprusi di chi li domina.
Ecco, in questa prospettiva vedo ben
maggiori pericoli nelle alleanze ad escludendum che si vanno consolidando tra
il giubilo generale, nel pensiero unico economico senza il controllo di una
dinamica politica democraticamente espressa, nel concentrarsi della ricchezza
in ambiti sempre più ristretti con il rapido depauperamento dei ceti sociali intermedi.
Altroché quattro "grillini"
che saltano sui banchi del governo! L'imputazione, ben peggiore, che si può loro
fare è quella dell'incapacità politica dimostrata fino ad ora.
Hanno detto cazzate, fatto "indegna
gazzarra" che tanto scandalizza, ma non li ho visti alzare le mani su nessuno.
A questo ci ha pensato il magistrato Dambruoso "civico" rappresentante
dell'elegante partito dei loden.
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Vedi anche auto commento
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