Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi. |
Un bel ritorno alle pratiche ipocrite rispetto alle quali è possibile tutto e il contrario di tutto.
"Franza o Spagna, purché se magna" è da cinquecento anni il leitmotiv prediletto dai politicanti italici.
E poi diciamocelo: tutti i 608 parlamentari per caso, che hanno dovuto sopportare la noia mortale di riunioni e sedute, magari anche per tre interi giorni la settimana a Roma, per una misera quindicina di migliaia di euro al mese perché dovrebbero rinunciare alla meritata pensione andando al voto prima di settembre (quando scatteranno i quattro anni d'incarico e il conseguente vitalizio)?
Un bel governicchio di scopo che la tirasse in lungo fino all'autunno piacerebbe a molti. Lascerebbe Renzi a bagnomaria, smorzando i residui entusiasmi degli ultimi incantati dal suo attivismo parolaio e le cose riprenderebbero a procedere all'andatura lemme lemme tanto caro alla Consulta come alla vecchia DC della quale Mattarella fu esimio esemplare.
Infine, last but not least, permetterebbe ai seicento peones di arrivare all'agognata pensione.
Non a caso, tanto per esemplificare, uno come Franceschini, ex, meno esimio, DC poi Cristiano Sociale, Partito Popolare Italiano, Margherita, Ulivo ed infine PD saltabeccando da Veltroni a d'Alema ad Amato a Letta a Renzi, sempre occupando posti di rilievo, ora si sentirebbe pronto a ricevere la campanella del premier e gira per le stanze del Palazzo facendo l'occhiolino a tutti.
Come sempre, per nobili scopi, naturalmente!