Alla fine ho trovato il tempo e la voglia di andare su YouTube a sentire dal vero cosa ha detto Grillo a Roma ai suoi "militonti" M5s, tanto simili ai militonti di tutti i movimenti che nella storia hanno preceduto questo.
Ho sentito con una certa tristezza un vecchio sfiatato delirare su un palco incapace di esprimere un concetto compiuto che fosse uno, con batteri coliformi della pancia al posto dei pochi neuroni del cervello.
I suoi sproloqui da Speakers' Corner londinese, incomprensibile miscuglio di verità e fandonie da quando non sembra più essere spalleggiato da validi ghostwriter, non farebbero male a nessuno se non diventassero cibo mentale per i troppi delusi nelle loro aspettative dai politici del passato.
Da salvare soltanto quando ha detto di se stesso: "Sono una vecchia puttana da palcoscenico" e quando ha fatto l'elogio dell'ironia. "Non prendetevi mai troppo sul serio... dove non c'è in ironia non c'è umanità".
Ho pensato alla faccina triste da abatino di Di Maio e al ghigno truce di Salvini. Entrambi si prendano maledettamente sul serio e l'ironia non sanno neppure dove stia di casa. Nessuna umanità.
Allora ho capito la pericolosa differenza che intercorre tra la ricca e incosciente vecchiaia di Grillo che nulla potrà scalfire e i milioni di pensionati e lavoratori dipendenti con redditi modesti che un'eventuale uscita dell'Italia dall'Europa o semplicemente la crescita esponenziale del debito penalizzerà brutalmente.
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