Cattaneo, Nardella.
Nati rispettivamente nel 1979 e 1975.
Uno "formattatore" Pdl l'altro "rottamatore" Pd (ma basta poco per capire che non formatteranno né rottameranno alcunché!), il primo sindaco a Pavia il secondo ex vice-sindaco a Firenze ed ora parlamentare renziano.
Impegnati entrambi a lanciare la propria immagine nel firmamento politico.
Giovani di gradevole aspetto e grandi speranze sempre più spesso presenti in TV.
La televisione, si sa, in questo disastrato paese - e non solo "culturalmente" disastrato - resta l'unica fonte d'informazione per l'80% degli italiani. Lì ci si fa conoscere e, con l'uscita dall'anonimato, comincia l'ascesa verso più ampi orizzonti.
Ben lo sa Berlusconi, il cui enorme potere è completamente legato al possesso diretto, al controllo e all'uso (o meglio, all'abuso) della quasi totalità dell'emittenza privata e pubblica.
Ben lo sanno i due giovin signori, persone ammodo che non perdono occasione per "apparire", al pari di una folta schiera di coetanei prodotti col medesimo stampo.
E ben fanno. La strada del successo è quella.
Mannoni ieri sera li ha ospitati insieme a Linea Notte.
Cosa abbiano detto è di scarsa importanza. Naturalmente hanno parlato di Berlusconi e del suo odierno guaio giudiziario. Difendendolo d'ufficio (Cattaneo) o non attaccandolo troppo (Nardella), concordi sul fatto che non ci si dovrebbe occupare tanto dei suoi processi, quanto dei più gravi "problemi della giustizia". Ovvietà priva di significato concreto.
Siamo probabilmente alla vigilia dell'esplosione di una nuova bolla speculativa che potrebbe sprofondarci in una crisi ancora peggiore dell'attuale. Le borse viaggiano sulle montagne russe, lo spread risale, ma loro, orecchiando la nuova linea comune, recitano il mantra contro l'austerità, mentre anche la Fed cambia rotta e Bernanke si appresta a chiudere il rubinetto che a getto continuo inonda di dollari freschi di stampa i mercati finanziari, drogandoli.
E questo è il punto. I due simpatici e plastificati ragazzi hanno dalla loro l'età, ma quando aprono bocca più che banalità non enunciano. Mai uno slancio, un guizzo di creatività un'idea che non sappia di stantio.
Ragazzi di sacrestia pieni di conclamate virtù (e vizi nascosti). Mancanti anche della retorica fasulla e abilità comunicativa dei loro boss.
Duole ammetterlo, ma Berlusconi e Renzi al loro confronto sono giganti. Nella versione old e yung giganti, beninteso, nel reclamizzare il nulla che rappresentano.
Che personaggi come Cattaneo e Nardella si trovino su fronti opposti è del tutto casuale. Potrebbero benissimo essere interscambiabili. Eredi legittimi di un ventennio di caduta verticale di ogni valore politico.
Se questi sono i governanti del futuro, ci aspetta un futuro "vecchio" dove, ben che vada, tutto resterà esattamente come prima.
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