Una notizia di qualche giorno fa. A sentire il neurochirurgo Sergio
Canavero tra un paio d'anni sarà possibile trapiantare la testa di
qualcuno sul corpo di qualcun altro.
Non so se sia una bufala o
cosa scientificamente attendibile. Non mi importa neppure molto (a parte
il fatto che se si riuscisse a ripristinare la funzione del midollo
spinale lesionato tante persone non finirebbero più immobilizzate!)
Men che meno mi interessano i risvolti teologici ed etici della questione.
Lascio
ai nostalgici dell'anima il dibattito relativo alla sua sede. Se il suo
peso è 21 grammi, come sostengono taluni, da qualche parte sarà.
Il cuore ha perso il suo fascino da quando lo si tratta come una pompa rotta da aggiustare o sostituire.
Il
cervello... beh! Non resta che il cervello. Circa un chilo e trecento
grammi di processore responsabile di tutte le funzioni.
Anima o non anima, tutto si concentra lì, tra neuroni e sinapsi. Moto, sensi, linguaggio, coscienza, pensiero, memoria, intelligenza e quant'altro. Il centro di controllo e comando fisico e psichico è in quei pochi millimetri di spessore della corteccia cerebrale.
O prima o poi qualcuno ce la farà ad avvitare la testa di uno sul corpo di un altro.
Mi chiedo: si ricorderà la testa del suo vecchio corpo? E il corpo accetterà i comandi della nuova testa? Nessun conflitto? Probabilmente no. Ma chissà!
Certo la testa di Berlusconi sul corpo di Rocco Siffredi sarebbe una abbinata da sballo...
Paccherotti e parmigiana di melanzane
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