Non amo gli elogi funebri e le sviolinate odierne su Mandela (grande personaggio, sia chiaro!) non fanno eccezione.
Mi piacciono poco specie quando provengono dagli stessi che hanno elogiato con uguale intensità Reagan e, più recentemente, la Thatcher, i quali, non dimentichiamolo, definivano Mandela "terrorista".
Il consigliere circoscrizionale leghista di Verona che nel suo profilo FB parla, a vanvera, di "terrorista assetato di sangue bianco" è in buona compagnia se non fosse che il duo Thatcher-Reagan governava quando lui era appena nato. Inoltre Reagan e Thatcher, hanno sdoganato il liberismo devastante della scuola di Chicago e sono tra i maggiori responsabili della svolta economica mondiale che ci ha messi nella merda dove siamo ora.
Visto che Lega e cultura sono in rapporti precari, il tapino non è dunque tenuto a saperlo, ma la sua "provocazione" è poco originale e meriterebbe l'oblio se non fosse che la dice lunga sulla mentalità leghista. Infatti, nonostante gli sforzi di taluni per mascherarla, resta di stampo squadrista. Non solo nei Borghezio, Gentilini, Lancini e compagnia briscola, ma anche nei leader più paludati da Bossi (quello della laurea al figlio in Albania pagata con i rimborsi elettorali) a Maroni (il governatur lumbard) passando per Tosi, Salvini, Zaia, Cota (quello delle mutande pagate con i soldi pubblici) giù giù fino... al consigliere circoscrizionale di Verona.
Paccherotti e parmigiana di melanzane
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