Laura Tangherlini una giornalista che dovendo
rimestare tutto il giorno le stesse notizie "s'è rotta er..."
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Se non altro oggi ha il merito di non scrivere inutili svolazzi e banalità passatiste come Ceronetti sul femminicidio o Corona con l'elogio alla candela.
Sì perché ne ho le palle piene delle solite fregnacce dei politici italiani, o se volete "me sò rotto er cazzo..." come recita romanamente la Laura Tangherlini di Rainews nell'ormai famoso fuori onda.
Se ce la faccio - perché i drogati di notizie politiche ricascano nel loro vizio facilmente come qualsiasi altro tossico - col prossimo anno chiudo.
Su questo mio Blog, brogliaccio di mille livori e non particolarmente interessanti commenti, intendo parlare d'altro.
Il fatto che non freghi niente a nessuno dei miei pochi lettori non mi preoccupa punto.
Se è vero che si scrive sempre per gli altri anche i diari più segreti è anche vero che riordinare i propri pensieri dando loro una forma compiuta è d'aiuto non soltanto "a futura memoria". Soprattutto serve per un'autoverifica della loro attendibilità.
Tra le poche o tante cose belle del Web c'è proprio questa incredibile possibilità di ricercare e approfondire qualsiasi aspetto dello scibile in tempo reale, come vivendo in permanenza all'interno della più grande biblioteca, emeroteca e quant'altro mai esistita. Peccato che i più se ne guardino bene dal farlo.
Tornando al Travaglio quotidiano oggi ha scritto su Il Fatto questo Quarantenni in quarantena che è una specie di riassunto del non fatto o malfatto del governicchio Letta.
Val la pena scorrerlo per rinfrescarsi tante incazzature.