Casualmente mi sono imbattuto in un post di oggi su Yahoo! Answers così concepito:
"Crisi da fine legislatura e pensioni parlamentari: coincidenze....?"
Ma cliccandosi sopra Yahoo porta ad una pagina sulla quale si legge:
Questa domanda è stata eliminata
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Mi sono chiesto se anche questa fosse una coincidenza e sono andato a curiosare nella copia cache.
Ecco cosa stava scritto sulla pagina rimossa.
Crisi da fine legislatura e pensioni parlamentari : coincidenze....?
La crisi....:
inizio attuale legislatura : 29/ 04/ 2008
crisi da fine legislatura attuale ( discorso di fini a perugia ) : 07/ 11/ 2010 .
tempo trascorso : 2 anni , 6 mesi , 8 giorni .
e le pensioni....:
Il comune cittadino può andare attualmente in pensione con 35 anni di contributi e 57 anni di età. Se lo scalone di Maroni non sarà toccato dal governo Prodi, dal prossimo anno ci vorranno addirittura 60 anni. Deputati e senatori potranno invece affrontare la vecchiaia con il conforto di ricche pensioni-baby. Secondo i regolamenti di Montecitorio e Palazzo Madama il diritto al vitalizio si acquisisce versando le quote contributive (attualmente 1.006 euro mensili) per almeno cinque anni di mandato. Davvero una bella differenza con i 20 anni di contributi minimi richiesti ai cittadini per la pensione di vecchiaia. E non basta. I parlamentari hanno voluto annullare anche gli effetti dell'instabilità politica che in Italia, si sa, porta sovente alla chiusura anticipata delle legislature. Come? Decidendo all'unisono che in questi malaugurati casi
2 anni e sei mesi
di effettivo incarico sono sufficienti per il diritto alla pensione. Basta pagare contributi volontari per i due anni e mezzo mancanti. E senza nemmeno affannarsi con i versamenti: agli onorevoli parlamentari è infatti permesso di saldare anche a 'fine mandato e in 60 rate'. Più facile di così!
La storia dei due anni e mezzo corrisponda al vero, il fatto dei contributi non so.
Comunque mi chiedo perché Yahoo si sia sentito in dovere di cancellare il tutto.
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