(foto del piatto finito)
Un buon piatto unico di pasta e pesce è quel che ci vuole.
Vermicelli n.13 è quel che avevo. Sono un po' più grossini dei normali spaghetti. Va bene qualsiasi pasta si gradisca. Ci vedrei di buon occhio delle farfalle non troppo grandi.
Come sempre, per uno, 80 grammi.
Mentre cuociono soffriggere dolcemente in padella una spicchietto d'aglio schiacciato con due cucchiai d'olio extravergine, una acciuga sott'olio, un po' di peperoncino rosso (io uso di preferenza quello fresco) e due cucchiaini di salsa di pomodori essiccati (di quei composti che si usano per le bruschette). Aggiungere una ventina di vongole sgusciate, meglio se fresche, ma fungono anche surgelate o, come nel mio caso, in vasetto (ne avevo lì un mezzo vasetto da finire, ma è la peggiore delle scelte, sia chiaro). La quantità dipende dalla loro grandezza e dal gusto individuale. Lasciarle insaporire velocemente e aggiungere cinque o sei pomodori ciliegini tagliati a metà. Aggiustare di sale e unire alla fine quattro o cinque mazzancolle (meglio fresche che congelate, ça va sans dire). Scolare la pasta al dente e metterla nella padella del sughetto amalgamando delicatamente per insaporire e ottenere la consistenza preferita.
Le mazzancolle non sono gamberi, ma andrebbero benissimo anche questi.
Le mazzancolle sono ermafrodite. Nella prima parte della vita maschi, poi cambiano sesso e diventano femmine. Chiamale stupide. Si godono al meglio entrambe le opzioni. Per punizione noi ce le mangiamo sadicamente.
"Così è la vita" direbbe il Billy Pilgrim in Mattatoio n.5 di Kurt Vonnegut.
Io le ho accompagnate con un bicchiere di vino bianco Greco (non di Tufo).
Bon Appétit!
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