Comunque le dichiarazioni di principio non mancavano, un po' come nei discorsi di Renzi che dovrebbe tenerne conto perché rischia un botto altrettanto clamoroso.
Certo il presidente americano ha concluso molto meno di quanto promesso (anche per l'opposizione dura dei repubblicani che già avevano la maggioranza alla camera ed ora anche al senato) e in quanto al Nobel per la pace (assegnato a priori) per quanto ha combinato in giro per il mondo dovrebbe renderlo.
Però la disfatta (per altro annunciata Perché il Pil Usa cresce e la popolarità di Obama cala sole24ore.it) sembra di dimensioni anche superiori del previsto a fronte di una situazione economica raddrizzata, l'aumento dell'occupazione e l'estensione del diritto alla sanità (che comunque esclude ancora 26 milioni di americani).
Le cose che dicono i repubblicani sono terrificanti, i loro leader indecenti, eppure l'America profonda li vota.