Per i drogati di informazione come me le vacanze sono benefiche. Un breve periodo di stacco dalla ridondanza di notizie. Si è comunque connessi, ma ci si accontenta di una rassegna stampa e qualche articolo on line, senza approfondire troppo.
Comunicazione, poi, niente. Sì, qualche foto e qualche scambio di battute. Poca roba, manca il tempo.
Ci si accorge allora come, senza attentati e colpi di stato, tutto giri intorno alle solite cose. Le palle di chi governa - nello specifico il Renzi di turno e le sue ineffabili ministre - il su e giù casuale delle borse per la speculazione su banche, petrolio e brexit, i silenzi bergoglieschi carichi di reconditi significati, l'ennesimo giro di valzer delle nomine Rai ed ora il pasticcio olimpico in salsa brasiliana per la gioia degli inviati sportivi (non se ne può più né di loro né del loro sport!)
Stragi e guerre "altrove" interessano poco giornali e tv.
Fa più notizia l'endorsement del vecchio Clint per Trump, come se fosse una novità scoprirlo reazionario. Il fatto di essere buoni registi, scrittori, chirurghi o tramvieri non esime dall'essere politicamente dei coglioni.
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
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giustificando l...