Vauro: la vignetta di oggi sul Manifesto (ottima risposta a Berlusconi che dalle sue tv si chiede "Libertà di stampa a rischio?" e si risponde "Barzellette cattocomuniste!")
Non so se è un caso, ma non si trova nessuno che dichiari d'aver votato Berlusconi.
Non parlo di quelli di "sinistra" (virgolettato perché il significato sfugge ai più), ma anche di quelli le cui idee e comportamenti un tempo venivano etichettati come di "centro" e di "destra".
È come se ci fosse pudore o vergogna a dichiararsi apertamente schierati con lui. Alcuni ammettono d'aver votato prima Forza Italia ed ora il PDL, ma Berlusconi in quanto tale no. Storcono la bocca quando gli si chiede esplicitamente di lui e tuttalpiù rispondono chiedendoti se "gli altri" sono meglio. Insomma sembra quasi che l'uomo in sé crei un certo imbarazzo, quando non anche un po' di ribrezzo, tuttavia...
Non pretendo ovviamente che la mia sensazione sia generalizzabile. Frequento persone di un certo tipo, abbastanza acculturate da non voler far la figura dei beceroni, e dunque, probabilmente, non rappresentano uno spaccato credibile della realtà. Vedo anch'io le donnette fanatiche che vanno in deliquio per Silvio, ma non saprei dove incontrarle. Capisco anche la corte di pubblici e privati adulatori che lo circonda: hanno solo di che guadagnarci. Altrettanto mi sono chiare le ragioni per le quali vaste categorie di persone fanno riferimento a lui per convenienza personale. Però, a parte i suoi killer mediatici tipo Feltri, Fede, Vespa e tanti altri meno alla ribalta, ma ben collocati nei punti chiave della comunicazione giornalistica e televisiva, si fatica a trovare suoi convinti seguaci.
Forse la ragione l'ha espressa il cavaliere medesimo in un lungo show alla nuova tv libica qualche giorno fa (vedi qui).
Del resto lo sosteneva già Jannacci:
La televisiun la g'ha na forsa de leun
la televisiun la g'ha paura de nisun
la televisiun la t'endormenta cume un cuiun.
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
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Coronavirus. La paura dell’epidemia offre sfogo al panico, e in nome della
sicurezza si accettano misure che limitano gravemente la libertà
giustificando l...