Il professor Prodi si dice essere uomo al quale la fortuna arride (e Dio sa quanto in politica la buona sorte sia importante). A Roma, dopo una settimana di pioggia, un bel sole ha brillato sui centomila di piazza del Popolo e sul suo discorso. Le cose dette alla manifestazione sono un po' le solite: «Berlusconi inadeguato», l'Italia è un paese umiliato da un «governo che ha promesso miracoli e prodotto disastri» e «ci sentiamo offesi da tanta inettitudine». La Casa delle Libertà è livida: riempire le piazze non è il suo forte.
Questa sinistra esalta poco o niente, soprattutto i suoi leader. Neppure quelli che dovrebbero essere delle novità, come Scalfarotto, bravo ragazzo di squadra che canta l'inno di Mameli con tanto di mano sul cuore. E' quanto passa il convento e li voteremo anche se imbarcheranno gente impresentabile come Sgarbi. Di motivi per non andare a votare ce ne danno uno al giorno, ma ci andremo ugualmente, accada quel che accada. Ci affidiamo allo stellone di Prodi. Speriamo che ce la faccia. I problemi verranno dopo, quando, con un disavanzo del 5%, alla prossima legislatura bisognerà fare una finanziaria di rientro. Sarà una stangata come quella dei tempi di Amato. Inevitabile. La bancarotta è dietro l'angolo. Il cavalier B*** avrebbe dovuto far andare l'azienda Italia a gonfie vele: a gonfie vele sono andati soltanto i bilanci delle sue di aziende!
Per un'analisi dell'attuale finanziarie e di quello che ci aspetta vedere Le sorprese della finanziaria di Tito Boeri su La Stampa.
Paccherotti e parmigiana di melanzane
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