
Ieri l'umanità ha consumato tutte le risorse che la natura può fornire nell'anno, dall'acqua ai raccolti.
Secondo i calcoli del Global Footprint Network fino al 31 dicembre si ricorrerà alle riserve. Saremo nuovamente "in credito" per produzione di cibo, neutralizzazione delle emissioni di anidride carbonica, ma anche rigenerazione dell'acqua o capacità di assorbire i rifiuti, che sono solo parte delle cose che la natura ci offre.
Ci vorrebbe metà mondo in più per soddisfare i consumi attuali dell'umanità.
Comunque, sostiene Susan Solomon, climatologa di fama internazionale, anche se riducessimo a zero le emissioni di CO2 (cosa ovviamente impossibile) ormai il riscaldamento globale non si arresterebbe. Questo perché gli oceani funzionano come enormi spugne che assorbono calore e anidride carbonica dall'aria. Anche se le emissioni termiche e gassose cessassero, sarebbero poi le distese d'acqua a rilasciare quanto assorbito, e per diversi secoli a venire.
Scenari inquietanti da fine del mondo - almeno così come lo abbiamo conosciuto - nel nostro tempo e non in un ipotetico futuro.