2008-04-29

Corsa al centro: GAME OVER

Questa volta lo strepitio delle oche del Campidoglio non ha impedito la conquista di Roma da parte dell'Alemanno.
La parabola politica rutelliana è emblematica. Da radicale, pro aborto e Tino Negri, a verde a ulivo a margherita, tutto scuola privata e chiesa, ma sempre ben aggrappato al vertice del potere. Andare a baciare l'anello papale di ritorno dall'America non gli è valso la rielezione.
Perché il votante di sinistra avrebbe dovuto riconoscersi in uno così? Uno che usa un linguaggio da centrista più che moderato (al suo confronto Rosi Bindi è una pericolosa rivoluzionaria) e, quel che è peggio, non dice nient'altro che retoriche banalità?

Se una lezione c'è da trarre dall'apocalisse elettorale che ha travolto la sinistra è che il suo serbatoio di voti storici si è stancato di tapparsi il naso riconfermando una nomenklatura sfinita in nome dell'antiberlusconismfascismo. Molti si sono comportati come l'uomo di Rosina che se l'è tagliato per fargliela alla moglie. Bel ciula! Altri hanno fatto di peggio. Si sono detti: per votare questi qua, che dicono e fanno le stesse cose di quelli là, tanto vale votare direttamente quelli là e vediamo cosa sanno fare! Analisi semplicistica, da bar. Di questi tempi vanno per la maggiore.

L'amico Morosini dice cose sacrosante nel suo articolo Italia, la vera Casa delle libertà e le servitù mediali e come lui tanti altri raffinati analisti. Ma intanto la Lega ha sfondato alla grande, per la seconda volta, al nord e la destra meno moderata si è presa Roma. Il cavaliere gongola (anche se 'sti cazzi di alleati stanno diventando un po' troppo forti e dovrà farci i conti).
Astensionisti e transfughi se ne pentiranno, ma intantanto quel che è fatto è fatto.

Cacciari dice di smetterla con le fregnacce destra e sinistra. Il Gianni (Alemanno) è un ragazzo intelligente. Se devo esser sincero, pur non conoscendolo, la stessa sensazione l'ho avuta anch'io vedendolo a confronto con gli altri (tipi come Gasparri, ad esempio, o Fassino, dalla parte opposta), ma rimane un fascista. Però il sindaco di Venezia, con tutta la sua sicumera, ci dice di finirla con 'ste storie di fascisti e comunisti e di cercare di capire come gira il lapis. Va be', avremo tutto il tempo per vedere. Chissà perché ho la sensazione che l'inculata sarà ancora più storica della sconfitta elettorale. Spero tanto di sbagliarmi!

2008-04-26

Bella Ciao - Modena City Ramblers



25 aprile. Berlusconi riceve Ciarrapico, per sua stessa ammissione fascista non pentito, eletto nelle liste del PdL. Sotto, per conoscenza, il curricolo giudiziario del galantuomo(fonte “Se li conosci li eviti” di Marco Travaglio e Peter Gomez). E bravo il Cavaliere!
Ciarrapico Giuseppe (FI): 5 condanne definitive, una in primo grado e una serie impressionante di arresti e procedimenti penali. Nel 1973 la Corte d’Appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale di Cassino e lo condanna per truffa aggravata e continuata ai danni di Inps, Inail e Inam per non aver registrato sui libri paga gli stipendi dei dipendenti. La Cassazione conferma la truffa, ne dichiara prescritta una parte e incarica la Corte d’appello di rideterminare la pena per l’altra. Nel 1974 altra condanna: il pretore di Cassino gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela “il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti”:sentenza confermata in Cassazione. Nel marzo ’93 viene arrestato a Roma per lo scandalo Safim Leasing- Italsanità (per vari miliardi di lire avuti dalla Safim Factor scontando titoli di credito inesistenti dopo aver affittato suoi immobili a Italsanità): nel 1995 viene condannato con rito abbreviato a 1 anno per falso in bilancio e truffa, pena poi confermata in appello e in Cassazione. Aprile ’93: Di Pietro lo fa di nuovo arrestare per una stecca di 250 milioni di lire versata al segretario del Psdi Antonio Cariglia su richiesta di Andreotti. “Era vero, li diedi per arruolare Domenico Modugno alle feste dei socialdemocratici”, dirà lui anni dopo. Passa un mese e torna dentro, stavolta per un presunto miliardo alla Dc andreottiana nello scandalo delle Poste. A giugno, condanna in primo grado a 6 mesi per diffamazione: aveva affisso a Fiuggi un manifesto in cui dava a un consigliere comunale del “mentitore diffamatore mestatore”. Nel 1997 la Procura di Roma lo fa rinviare a giudizio per peculato, abuso e falso nella sua attività di re delle acque minerali: secondo il pm Maria Cordova, mentre era custode giudiziario dell’Ente Fiuggi, Ciarrapico omise di versare 20 miliardi al Comune e si appropriò di somme di denaro per spese pubblicitarie, interessi passivi e acquisto di beni capitalizzati, rinnovando il contratto di vendita dell’acqua Fiuggi a una sua società che offriva prezzi inferiori rispetto a un’altra (danneggiando il Comune, che percepiva un tot a bottiglia). Nel 1995 viene condannato con rito abbreviato per falso in bilancio delle Terme Bognanco. Ma questi processi finiscono in nulla. Nel 1998, però, arriva la mazzata: condanna in Cassazione a 4 anni e 6 mesi per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. La sua “Fideico”, nel 1982, aveva ottenuto dalla Banca di Roberto Calvi e della P2 un improvviso aumento della linea di credito da 4 a 39 miliardi, restituendo solo le briciole. Nel 1999, il kappaò: la quinta condanna definitiva a 3 anni per il crac da 70 miliardi della società che controllava la “Casina Valadier”, il palazzetto liberty romano trasformato in ristorante. Ma il Ciarra, pur dovendo scontare 7 anni e mezzo, non finisce in carcere: grazie all’età e agli acciacchi, ottiene l’affidamento ai servizi sociali. Intanto i processi avanzano, con qualche botta di fortuna. Nel ’99, condannato in appello per emissione di assegni a vuoto, il nostro eroe è assolto in Cassazione perchè il reato è stato appena depenalizzato. Nel 2000 cade in prescrizione la condanna in primo grado per violazione della legge sulle assunzioni obbligatorie di invalidi. Nel 2001, condanna in primo grado a Perugia per abuso d’ufficio insieme al giudice fallimentare di Frosinone che nel ’93 regalò l’amministrazione controllata alla sua capogruppo “Italfin 80” in crisi nera, evitandogli il crac: reato poi estinto per prescrizione. Intanto lui s’è dato alle cliniche private. E anche in quel ramo riesce a dare lavoro alla Giustizia. Nel 2002 il Tribunale di Roma lo condanna a 1 anno e 8 mesi per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni: insieme ad alcuni dirigenti della “Quisisana”, avrebbe imposto a una cinquantina di pazienti sottoposti a trasfusioni parcelle gonfiate per 3-400 mila lire l’una. E nel 2005 è rinviato a giudizio per ricettazione nella vecchia vicenda delle tangenti al ministero delle Poste. Ma ci sono pure questioni recentissime, come quella che lo investe per la sua ultima vocazione: editore di giornali locali, undici “cocoperative” tra la Ciociaria e il Molise, finanziati dallo Stato. Del novembre 2007, il Ciarra è indagato a Roma per truffa ai danni di Palazzo Chigi: pare che tra il 2002 e il 2005 abbia incassato il doppio dei contributi dovuti, attestando falsamente che le società “Editoriale Ciociaria Oggi” e “Nuova Editoriale Oggi” hanno una gestione separata. In attesa di sapere come stanno le cose, il Gip gli ha sequestrato i 2,5 milioni che stavano arrivando dalla Presidenza del Consiglio. Intanto il fisco italiano attende che il Ciarra versi 1,495 milioni di euro di tasse mai pagate. E non è questo l’unico suo debito: tallonato dai piccoli azionisti dell’Ambrosiano, risulta residente per l’Anagrafe in una camera e servizi annessa a un capannone industriale dove ha sede la tipografia di “Ciociaria Oggi”, a Villa Santa Lucia, vicino a Montecassino. Dove sovente bussa l’ufficiale giudiziario. Invano.

2008-04-19

«Non mi sono mai piaciuti quelli che infilano il loro naso colante nella vita altrui»

...dice lo Zar Vladimiro e Silvio spara.

Siamo abituati agli "scherzi" del Cavaliere così come all'insulsaggine della banda Bagaglino, degna appunto di allietare con i suoi spogliarelli le serate di questi due satrapi moderni. Tutto ok, non ci scandalizzeremo certo per così poco. Da che mondo è mondo i potenti si dilettano con le belle gnocche e i poveri cristi li invidiano.

Gramellini però, su La Stampa, fa alcune considerazioni che meritano di essere lette.
Silvio finge di sparare in difesa di zar Vladimir

2008-04-18

Da John Fitzgerald a Silvio, dal Che a Umberto

Che Guevara

Dal diario post-elettorale di un giornalista di centrosinistra. «Mi rifiuto di salire sul carro dei vincitori e non solo perché è già parcheggiato nel cortile della Rai. Li guardo volteggiare dalla finestra. Che pena: sembra il circo degli acrobati di Pechino, con gente che riesce a cambiare casacca in volo senza nemmeno toccare terra. Ricordo quel dirigente democristiano che nel 1994, dopo la prima vittoria del centrodestra, mise sulla scrivania una foto che lo ritraeva sottobraccio al giovane Casini. Quando vinse l’Ulivo, gli appiccicò sopra la faccia di Rosy Bindi, che raschiò via nel 2001 per poi incollarla di nuovo sopra Pierferdi nel 2006 (con Casini e Bindi entrambi all’opposizione, ora sarà costretto almeno a cambiare foto). Io sul muro tengo il ritratto di Kennedy e non ho alcuna intenzione di incollarci sopra Mara Carfagna. Tanto meno il suo impresario, che continuerò a criticare duramente...
Scrive oggi Massimo Gramellini sulla Stampa. Meno male che ci sono anche giornalisti come Gramellini.
Ieri anch'io esprimevo una pena analoga. Se ho un piccolo appunto da fare è per quel Kennedy sul muro. Per carità! Ognuno sul muro ci tiene chi vuole. Sul mio c'è il Che (scusate il gioco di parole) da tempo immemorabile. "Così va la vita" diceva il vonnegutiano Billy Pilgrim.
Neppure il Che è un esempio da seguire, né ora né, tantomeno, allora. Il morir giovane l'ha reso un mito, ma di cazzate ne ha fatte e dette tante. Però era generoso fino al sacrificio, come sanno esserlo gli eroi e i martiri - dei quali preferiremmo non avere mai bisogno.
Kennedy è un altro paio di maniche. Come il Che è morto ammazzato abbastanza giovane e, soprattutto, era il presidente USA. Pochi sanno che proprio nei giorni del suo assassinio stava rischiando l'impeachment per incauti "affettuosi incontri" con fanciulle considerate, dall'FBI, potenziali spie sovietiche e il fratello Robert, ministro della giustizia, si dava da tempo un gran da fare per tener la museruola alla stampa. Pochi ricordano il Kennedy responsabile della fallimentare tentata invasione della Baia dei Porci a Cuba, della prima escalation in Vietnam e del blocco navale del '62, sempre a Cuba, che portò il mondo vicino come non mai alla terza guerra mondiale. Nonostante questo Kennedy è considerato tuttora un campione della democrazia.
Il bello è che continuo ad averlo anch'io in simpatia per la semplice ragione che era uno spregiudicato interprete dei suoi tempi, lontano mille miglia dall'ipocrisia dei suoi successori, capace di volare più in alto degli altri nel cielo della politica rendendo credibile una "nuova frontiera" rappresentata, allora, dalla corsa alla conquista dello spazio.
Perché queste considerazioni? Perché, nonostante le sbrodolate dei giornali, non sembra che né Lega né Cavaliere, né Veltroni L'Americano - se avesse vinto - rappresentino qualcosa di "nuovo". Anzi: che tristezza!

2008-04-16

L'irresistibile ascesa di Silvio B.

dimenticatoio.it Craxi-Berlusconi

Non capisco l'ottimismo diffuso da tanti inutili giornali e giornalisti (chissà quando qualcuno si deciderà a tagliargli i sovvenzionamenti pubblici!) Pronti a saltare sul carro del vincitore incensano il monarca e riscoprono anche le virtù popolari ed amministrative della Lega.
L'Italia ha riscelto il suo vecchio padre e padrone, dimentica dei deludenti risultati dei suoi precedenti governi - non meno deludenti di quelli di centrosinistra. Chi ha avuto sottomano qualche dato economico sa come l'avanzo primario (la differenza tra le entrate e le uscite di bilancio, al netto degli interessi per il debito pubblico) sia sempre stato maggiore nei governi prodiani. (1) Per quel che vale ciò significa che Prodi è stato meno spendaccione del Cavaliere, e più capace di risalire la china del debito pubblico, palla al piede permanente per l'economia italiana. Già che ci siamo: perché dimenticare che l'impennata dell'indebitamento statale è eredità democristian-craxiana degli anni della Milano da bere, gli anni dell'irresistibile ascesa di Silvio B.? Transeat.
Ora che il potere è tutto nelle sue mani come mai lo fu in quelle del padrino socialista vedremo cosa ne farà. In passato ha pensato maggiormente hai suoi interessi che a quelli dell'Italia. Colpa grave della defunta Unione è stata non saper smontare le leggi fatte per interessi personali e disinnescare il conflitto d'interessi. Un Cavaliere super appagato potrebbe ragionare più in grande, ma non per questo meno pericolosamente.
In quanto alla Lega ha intercettato tutti i mal di pancia ampiamente alimentati dalla pubblica disinformazione. Buon per lei. Medita di aprire una sezione vicino ai cancelli della storica Fiat Mirafiori. «Siamo il nuovo riferimento della classe operaia, dobbiamo ringraziare anche loro per questo risultato», spiega il segretario regionale Roberto Cota. Bene. Estinta la sinistra auguriamoci che della "classe operaia" vogliano anche sostenere gli interessi almeno quanto riescono a preservare quelli della loro "classe politica", come i più chiamano il ceto meglio ridefinito in "casta".

(1)

2008-04-15

Il buon Berti si dimette



Mi rincresce per lui. Tra tutti è il più garbato e simpatico, anche se parecchio "narciso". L'Arcobaleno gli ha detto male, ma di errori ne ha fatti tanti. Un sacco di tempo fa aveva ridato speranza ad una bella fetta del popolo di sinistra con discorsi di rinnovamento. Nella pratica ha dato troppo spazio ai vecchi arnesi dell'archeologia comunista. Quanto lui era piacevole a sentirsi tanto i suoi dirigenti centrali e periferici erano ripetitivi, inutili, ciechi e sordi ad ogni novità. Rifondazione si è svuotata dall'interno afflosciandosi su se stessa. Bertinotti e la sua presenza mediatica erano Rifondazione. O prima o poi il bluff si sarebbe scoperto. Infatti.

'azzo mi è sparita la sinistra


Non ci resta che piangere... Perché? Ridiamoci su invece! Spiace ma Bertinotti & C. hanno avuto quello che si meritavano e Veltroni l'Americano non è riuscito a far dimenticare l'eredità Prodi. Inutile star lì: la maggioranza degli italiani pende fortemente a destra. La delusione per il precedente governo del cavaliere e il dissesto in cui aveva lasciato l'economia sono stati dimenticati e zac! Riecco incoronato un dimesso Silvio III. Quello che succederà si vedrà. Io capisco i voti di tutti coloro che hanno convenienze a votare a destra - o pensano di averla - e non sono pochi, ma la Lega ha intercettato anche voti di lavoratori più o meno precari da mille euro al mese. Quali vantaggi potranno avere da questo governo è un mistero.
Ricordiamoci comunque le promesse degli ultimi giorni:
- ripristino scala mobile per i pensionati
- abolizione dell'ici
- abolizione bollo auto
E se alla fine le cose andranno peggio di prima non lamentiamoci.

2008-04-14

Albanese - cettolaqualunque profetico?

In attesa dei risultati elettorali rilassiamoci un po' con questa satira che ha il solo difetto d'assomigliare troppo alla realtà [sic!]

2008-04-13

CONDANNATI, PRESCRITTI, INDAGATI, IMPUTATI E RINVIATI A GIUDIZIO eletti tra oggi e domani


Dal BLOG di Beppe Grillo 100 e non più 100

"Se li conosci li eviti" avevano scritto Travaglio e Gomez. Ma come evitarli visto che a sceglierli sono le segreterie dei partiti e non i cittadini? Magari a qualcuno farà anche piacere che vengano eletti questi poveri galantuomini perseguitati da magistrati mentecatti (non a caso il capo del governo in pectore di questa Italia sbandata chiede per loro un test di sanità mentale!). L'elenco è lungo, un centinaio di nomi, ma, tanto per curiosità, andatevi a leggere il curriculum di Ciarrapico. Istruttivo.

Sia chiaro: la gravità dei reati non è sempre la stessa e non mi permetterei mai di pensare che tutti i signori citati siano dei pericolosi delinquenti, ma perché infilarli ad ogni costo nelle liste?

Nota al post: il divulgare una iniziativa di Grillo non significa necessariamente che sia d'accordo con tutte le sue prese di posizione.

Infine... per risollevarvi il morale andate al post L'elezioni e godetevi Gaber!

2008-04-11

Elezioni, ultimi fuochi

Nel lontanissimo 1969 ero un ragazzetto appena arrivato in una nuova città e qualcuno mi presentò a un importante leader di Lotta Continua parlando di me come di un promettente giovane compagno. Il leader mi squadrò con un sorriso tra l’ironico e il faceto e poi sentenziò.
“Per quanto? Vedremo fra un po’ di anni chi ci sarà ancora e chi no. Il tempo è galantuomo.”
Non aderii a LC, pur avendo lì la mia compagna. Ritenni più confacente Avanguardia Operaia dove militai giusto il poco tempo necessario a comprendere quale razza di idioti fossero i capi di quell’organizzazione. Dopo rimasi quel che si dice un cane sciolto, impegnato nel lavoro sindacale. Con il leader di LC diventammo amici e ancor oggi, quantunque di rado, ci si vede, più o meno condividendo pensieri ed opinioni. Molti altri leader dei gruppi extraparlamentari di allora sono diventati indicibili stronzi, ma si può dire che ne avessero già tutti i requisiti.
Perché questo ricordo? Perché l’idea di non partecipare più, nemmeno con il voto, alla disputa politica mi fa sentire troppo simile ai qualunquisti che da sempre non votano in quanto non gliene frega niente. Inoltre la presa di posizione Pensiamoci della Rossanda, su Il manifesto mi ha riportato indietro nel tempo.
Con Rossana sono sempre stato d’accordo quasi su tutto. Ho sempre ammirato la sua lucida capacità critica e l’abilità nell’esprimere compiutamente pensieri condivisi da molte persone. Anche questa volta i punti da lei elencati sono ineccepibili. Tuttavia la conclusione mi lascia perplesso. Basterebbero le ultime esternazioni sui fucili da parte di Bossi, la ventilata riabilitazione del fascismo sui libri di testo, l’esaltazione delle virtù civiche del mafioso stalliere di Arcore da parte di Dell’Utri - condannato per gravi reati e ripresentato spocchiosamente dal Cavaliere alle elezioni - ed infine la rispolverata richiesta di test per accertare la sanità mentale dei giudici invisi per indurre, ancora una volta, ad un voto contro Berlusconi, tappandosi sempre più fortemente il naso.
Ma quando, senza neppur poter scegliere, mi si propone di votare signori come Mussi, Ferrero, Giordano, Pecoraro Scanio [sic!] e il sempre più ineffabile Bertinotti, sento un moto di ribellione e mi vien voglia di schierarmi, insieme a Ken Loach e Noam Chomsky, per Flavia D’Angeli e la Sinistra Critica, pur sapendo l'inutilità della scelta.
Mi consola il fatto che, con ogni probabilità, queste elezioni non serviranno comunque a niente e chi vincerà si ritroverà in braghe di tela, praticamente impossibilitato a governare da solo. Dunque presto ce ne saranno altre, speriamo, con diverse regole.

2008-04-07

Quanta elettricità costa internet?


di Marco Morosini

Non è vero che l’economia sta passando “dall’atomo al bit”, come profetizzò Nicholas Negroponte. Tranne in rari casi, l’aumento esponenziale dell’informazione che circola nelle autostrade informatiche stimola anche quello della circolazione di energia, materiali e persone. Così i bit si aggiungono agli atomi, anziché sostituirli. Secondo uno studio di Gerhard Fettweis, docente alla Technische Universität di Dresda, i server che fanno funzionare internet usano 180 miliardi di chilowattora all’anno, l’1 per cento del consumo elettrico mondiale. I consumi dell’infrastruttura di internet e delle reti di telefonia fissa e mobile raddopiano ogni cinque anni e sono ora il 3 per cento del consumo elettrico mondiale. Secondo Fettweis, se ora, tutti i paesi usassero le tecnologie dell’informazione con la stessa intensità dei paesi industriali, il consumo sarebbe del 40 per cento della produzione elettrica mondiale.
internazionale.it

2008-04-06

I dieci web 2.0 di maggior successo

Questo elenco, tratto da un sito americano e dunque non necessariamente condiviso nel resto del mondo, da una idea di cosa s'intenda per web di seconda generazione o, se preferite, web sociale. L'utente non è solo fruitore passivo di contenuti, ma diretto protagonista. Chiunque può mettere a disposizione degli altri ciò che produce o ritiene interessante socializzare.

(1) MySpaceMySpace

Launched: July 2003
Founded by: Tom Anderson and Chris DeWolfe
Type: Social Network
Targeted Audience: 16 - 24 (teens, young adults)
Approximate Users: 150 million (100 million as of August 2006; growing at around 200,000 registrations per day)
Approximate Pageviews: 40 billion per month (as of March 2007)
Acquisition/Valuation: Bought by Rupert Murdoch’s Fox Interactive Media in July 2005 for $580 million

(2) YouTubeYouTube

Launched: February 2005
Founded by: Chad Hurley, Steve Chen, and Jawed Karim
Type: Video Sharing
Targeted Audience: 16 - 40 (teens, adults)
Approximate Users: Unknown
Approximate Pageviews: 4 billion per month (as of July 2006, serving 100 million videos per day)
Acquisition/Valuation: Bought by Google in October 2006 for $1.6 billion

(3) FacebookFacebook

Launched: February 2004
Founded by: Mark Zuckerberg
Type: Social Network
Targeted Audience: 20 - 25 (college students), this is changing since they have opened up
Approximate Users: 18 million (as of February 2007)
Approximate Pageviews: 22 billion per month (as of December 2006)
Acquisition/Valuation: Rejected $1 billion offer from Yahoo! in September 2006, asking for $2 billion

(4) WikipediaWikipedia

Launched: January 2001
Founded by: Jimmy Wales and Larry Sanger
Type: Wiki-based Encyclopedia
Targeted Audience: 10 - 80 (general)
Approximate Users: 50,000 active users (as of January 2006)
Approximate Pageviews: 6 billion per month (as of February 2007)
Acquisition/Valuation: Non-profit, has raised over $3 million in donations

(5) BeboBebo

Launched: January 2005
Founded by: Michael Birch and Xochi Birch
Type: Social Network
Targeted Audience: 16 - 24 (teens, young adults)
Approximate Users: 24 million (as of May 2006)
Approximate Pageviews: 4 billion per month (as of October 2006)
Acquisition/Valuation: Rejected $500 million offer from British Telecom Group, asking for $1 billion

(6) DiggDigg

Launched: November 2004
Founded by: Kevin Rose
Type: Social Content Bookmarking/Voting
Targeted Audience: 16 - 30 (teens, adults; technology-savvy)
Approximate Users: 1 million
Approximate Pageviews: 118 million per month (as of 2006)
Acquisition/Valuation: Rumored to have been in negotiations with Fox Interactive/Newscorp, asking for $150 million

(7) FlickrFlickr

Launched: February 2004
Founded by: Ludicorp
Type: Photo Sharing
Targeted Audience: 16 - 80 (general)
Approximate Users: 1.5 million (as of November 2005)
Approximate Pageviews: Unknown
Acquisition/Valuation: Bought by Yahoo! in March 2005 for an undisclosed price estimated in the lower tens of millions.

(8) NetvibesNetvibes

Launched: September 2005
Founded by: Tariq Krim
Type: AJAX-based Startpage
Targeted Audience: 20 - 40 (adults; technology-savvy)Has
Approximate Users: 7 million (as of February 2007)
Approximate Pageviews: N/A
Acquisition/Valuation: Has received around $20 million of venture capital to date; no acquisition rumors or link-ups of any kind.

(9) Del.icio.usDel.icio.us

Launched: Late 2003
Founded by: Joshua Schachter
Type: Social Bookmarking
Targeted Audience: 20 - 40 (adults; technology-savvy)
Approximate Users: 1 million (as of September 2006)
Approximate Pageviews: 4 million (peak, as of August 2006)
Acquisition/Valuation: Bought by Yahoo! in December 2005 for estimated $30 - $40 million

(10) MeeboMeebo

Launched: September 2005
Founded by: Sandy Jen, Seth Sternberg, and Elaine Wherry
Type: AJAX-based Instant Messaging
Targeted Audience: 13 - 40 (teens, adults)
Approximate Users: 500,000 users (as of October 2006)
Approximate Pageviews: N/A
Acquisition/Valuation: Has received around $12 million of venture capital to date; no acquisition rumors or linkups.

2008-04-01

Sì, possiamo!

Un video omaggio a Veltroni "l'americano" da tetristv



Difficilmente voterò lui e chiunque altro, ma non istigo nessuno a fare altrettanto. Personalmente aspetto le prossime elezioni. Se tanto mi da tanto ci sarà poco da attendere. Neppure l'uomo di Arcore, con il quale il destino ci tormenta, riuscirà a sgovernare senza maggioranza al Senato.

Se ne avete voglia potete confrontarlo con il video Yes We Can di Obama che, a mio modesto avviso, non diventerà il prossimo presidente USA.

EXPO

Spagna 2008, Cina 2010, Korea 2012 e poi Milano. Tanto entusiasmo condiviso per un evento del 2015 lascia perplessi. Non perché da buoni ecologo-economico-catastrofisti ci chiediamo se saremo ancora qui a raccontarcela. Anzi, in preda ad una ventata d'ottimismo speriamo che vada anche meglio di adesso. Non ci vorrebbe molto, visto lo schifo attuale! Però dietro le buone intenzioni dichiarate e le esigenze enunciate (tante, troppe, diverse a seconda di che le enuncia) brillano i denti affilati dei soliti squali nostrani. Quelli che "le mani sulla città" le hanno da sempre e non intenderanno certo lasciarsi sfuggire la ghiotta occasione della pioggia di milioni. Si sono sempre arricchiti a danno della collettività, in nome di che dovrebbero smettere ora? Per una cosa chiamata Expo? Suvvia, al di là della retorica dei nostri spassosi giornalisti, permettetemi quantomeno un certo scetticismo.

expo
Un po' perplesso appare anche il lustro presidente del Ghana di fronte alla sorridente Moratti che dichiara tutto il suo impegno per l'Africa. Mah!
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