2007-09-20

Rai e company

RAI. Il governo al Senato si salva per un voto (fino a quando?), ma la Rai continua a d essere un'azienda inefficiente che perde quasi 90 milioni l'anno (Padoa Schioppa) e l'informazione continua a fare schifo.
Ieri Mario Pirani, in un lunghissimo articolo su Repubblica (il dono della sintesi è estraneo a questi vecchi giornalisti) detta al Partito Democratico i suoi cinque punti di cose da fare subito.
1) Un governo snello ed efficiente, di 15 ministri, di cui 7 o 8 donne e 45 sottosegretari, non di più; 2) Un taglio drastico dei privilegi e degli stipendi del pletorico ceto che vive sulla politica: più di mille parlamentari, diecine di migliaia di consiglieri regionali, comunali, provinciali, delle comunità montane e quant'altro; 3) Un disboscamento delle migliaia e migliaia di società a partecipazione pubblica, degli assessorati inutili, delle sovvenzioni clientelari; 4) La fine della lottizzazione delle cariche negli enti pubblici, nelle Asl, nei ministeri; 5) L'estromissione dei partiti dalla Rai. (Partito democratico, 5 cose da fare subito)
Tutte cose condivisibili, sentite e risentite mille volte. Aria fritta! Tanto si sa che non succederà niente. Da quanto tempo si dice, ad esempio, che le Province sono assolutamente inutili. Andrebbero abolite e invece vengono moltiplicate. Così va l'Italia. Ci vorrebbe un miracolo, facile facile, come quello di San Gennaro, ripetitivo e ben poco miracoloso. Ma nelle nostre istituzioni a ripetersi infinitamente sono solo i comportamenti stupidi. Vedi le costose gitarelle di gruppo, modello Craxi in Cina. Di questi giorni la penosa vicenda di ministri e compagnia briscola in aereo di Stato al gran premio di Monza e la rimpatriata di una ottantina di giudici militari in viaggio pagato con diaria - dopo due mesi secchi di ferie alle spalle e una media di sei udienze l'anno - nella capitale della Castiglia. Poi ci si meraviglia e scandalizza per i successi grilleschi! Mazza, direttore del tg2 - uno dei signori della pubblica disinformazione - così si esprime su Grillo: «Se qualcuno decidesse di mettere in pratica le sue parole potrebbe dar vita a nuove tragedie». La vera tragedia in questo paese è avere il ceto dirigente che abbiamo e non riuscire a scrollarcelo di dosso. Colpa nostra in fondo. Abbiamo i governanti che ci meritiamo.

2007-09-18

...ma Grillo non è Cicciolina

Cicciolina riveduta e correttaNella società disgregata, «a coriandoli», secondo la felice definizione di Giuseppe De Rita, convivono, senza contraddizione, cinismo, rassegnazione, cupo pessimismo e movimenti di protesta anti sistema di crescente intensità. (Angelo Panebianco: Il grande errore corriere.it)
C'è tra gli italiani una estesa «voglia» di votare per Grillo, se si presentasse alle elezioni. Il 17 per cento preannuncia senz'altro il proprio suffragio. E un altro 33 per cento dichiara che «lo prenderebbe comunque in considerazione». (Renato Mannheimer: Il sondaggio: il comico piace a sinistra - corriere.it)

Sicuro. Se Beppe Grillo si presentasse alle elezioni prenderebbe molti voti. Una valanga? Forse si, forse no, ma certamente sarebbe eletto come a suo tempo Cicciolina. Strana gente gli italiani. Evidentemente la sua elezione e, magari, quella di un manipolo di adepti, non cambierebbe molto le cose. Un nuovo partito sorgerebbe all'orizzonte per poi rapidamente declinare nella generale delusione per le non mantenute promesse. Qualcuno ricorderà Di Pietro, universalmente osannato e corteggiato come magistrato ai tempi di "manipulite". Gli si attribuiva, allora, una capacità d'attrazione elettorale superiore al 30%. Oggi è a capo dell'ennesimo patetico, inutile partitino e non sembra neppure molto bravo a scegliersi le persone da far eleggere a giudicare dalla penosa vicenda di De Gregorio, portato al senato nell'Italia dei Valori e subito passato all'opposizione.
Grillo però non è neppure Di Pietro, ma un comico navigato che da molti anni si occupa dei problemi più scottanti che affliggono il pianeta. Si circonda di validi collaboratori e si avvale degli strumenti della moderna comunicazione coniugati con la sua collaudata, antica ed istrionica abilità di bestia da palcoscenico. A leggere i commenti sembra che molti non se ne fossero mai accorti, impegnati com'erano a contemplarsi l'ombelico. Eppure da una ventina d'anni svolge un ruolo "pedagogico" facendo sbellicare dalle risate - spesso crasse come è crassa la sua comicità - migliaia di persone ogni sera, per decine di serate consecutive, in ogni città d'Italia. Sudato eccessivo, sguaiato trasforma argomenti indigesti in pillole di fosforo illuminante per le menti di chi ascolta. Deve avere una fibra eccezionale per non crollare dopo ore di monologhi esagitati. Negli ultimi anni, in particolare dall’ingresso su internet, forse esaltato dai ripetuti successi, si atteggia un po' troppo a guru, ma si può comprenderlo. Ha un ego smisurato e la possibilità di togliersi la soddisfazione d'espanderlo, è un attore costantemente al centro dell'attenzione, perché dovrebbe limitare la propria fiducia in sé stesso rinforzando il controllo autocritico?
Penso non costituisca un pericolo per nessuno. In definitiva fa appello all'intelligenza delle persone non all'irrazionalità rasserenante dei credi religiosi. Se non fosse perché si ride a crepapelle, dai suoi spettacoli si uscirebbe terrorizzati per la stupidità del mondo. Confido non si bruci impegnandosi in prima persona sulla scena politica. Sarebbe interessante invece se facesse emergere qualche faccia nuova, nello sconsolante paesaggio dei soliti noti, giusto per portare avanti quelle tre iniziative indicate nel Vaffanculo day. Vedere qualcuno che davvero risponda del proprio mandato a chi l'ha eletto sarebbe un'esperienza significativamente nuova.
In quanto al "terrore" dei partiti per il qualunquismo non si giustifica più di tanto. Sarebbe piacevole vedere, d'un sol colpo, sparire tutta la generazione degli attuali leader di governo e d'opposizione che hanno distrutto ogni credibilità della politica inseguendo i propri miopi interessi, ma si tranquillizzi Fassino, non accadrà. Per qualche ragione, nonostante la dilagante sfiducia, una moltitudine di persone continuerà a votare Forza Italia e i suoi alleati e una pressoché uguale quantità di elettori si schiererà con una sinistra che di sinistra non ha più niente. Svanisse almeno, grazie ad una legge elettorale non farsesca, tutto il pulviscolo di piccoli arrivisti capaci soltanto di impedire con i loro veti incrociati qualsiasi scelta governativa, buona o cattiva che sia, già sarebbe qualcosa.

2007-09-15

Ite, missa est

meltingpot - http://retiary.org/idea/idea7/idea_7/karink/karin.htmRiparte la messa in latino. Quello che lo scismatico Lefebvre, il monsignore tradizionalista francese, non era riuscito ad ottenere l'ha ottenuto Ratzinger. Colpo di spugna sul Vaticano II. Un papale motu proprio e via: si torna all'antico. La messa tridentina, quella col prete che volge le spalle ai fedeli, è di nuovo in auge, con buona pace di panzane come "condivisione" e "partecipazione". Fortuna c'è ancora un cardinal Martini a dire forte e chiaro che lui la messa in latino non la dirà mai più.
Personalmente della lingua con la quale la chiesa celebra i suoi riti non me ne potrebbe fregar di meno se non fosse per l'emblematicità del gesto. In fatto di religione, come in politica, e nelle idee portanti della socialità e della pedagogia, la frana a ritroso sembra inarrestabile. Da un lato il dominio dell'economia liberale disancorata da qualsiasi morale che non sia quella del profitto personale immediato a danno della collettività, dall'altro l'oscurantismo etico dei neoconservatori ormai dilagante. Un meltingpot virato a destra a fronte di una ormai inesistente sinistra. Ma vaffa...! Bella Beppe (nel senso di Grillo). Sarà qualunquismo, ma rende bene l'idea.

2007-09-14

Censura

"Ci opponiamo alla censura, e in ogni caso impedire la ricerca di alcune parole non è la soluzione al problema della sicurezza"
Civile la risposta di Google alla ridicola proposta dell'ineffabile Frattini di bloccare sul motore di ricerca parole a lui sgradite come "bomba", "genocidio" o "terrorismo".
Del resto Frattini, come i giornalisti che oggi si dichiarano sorpresi dal "rapido" e "inatteso" successo di Beppe Grillo, sono totalmente ignoranti dei fenomeni in corso da anni sul WEB. Dove vivono? Essere informati sarebbe dovere imprescindibile di politici e opinionisti, invece parlano tra di loro di cose che non interessano a nessuno. Del resto viviamo in un Bel Paese dove il vicepresidente del Senato, quarta personalità dello Stato, un certo Calderoli [sic!], propone di portare maiali a pascolare dove dovrebbe essere costruita una moschea!

2007-09-13

Miiitico...

Egemonia culturale della famiglia Simpson titola oggi Michele Serra sulle pagine della Repubblica.
Dopo 18 anni di episodi, e infiniti premi ricevuti, è uscito nelle sale cinemtografiche il loro primo lungometraggio. I Simpson sono una famiglia - unico centro d'aggregazione rimasto - ma la loro famiglia è tutto, tranne che un valore. Detestano, per invidia, i ricchi e i potenti, ma ne condividono appieno i difetti. I simpson siamo noi. I Simpson sono delle merde. Dunque... Questo, in estrema sintesi. Serra lo dice incomparabilmente meglio. [Vedi il testo]

2007-09-11

11 settembre

(menphis75.com)

11 settembre 1973. Golpe cileno. Salvator Allende, presidente socialista eletto democraticamente, muore nel corso del golpe militare guidato dal generale Pinochet, corrotto campione del neoliberismo (sostenuto dai servizi segreti americani). Oltre 3000 le vittime.
11 settembre 2001. Attacco a New York. Crollano le Torri gemelle. Quasi tremila le vittime.
I nati nell'anno del golpe hanno superato i trent'anni e vivono la precarietà di un mondo con ben scarse garanzie per i lavoratori. I nati nell'anno dell'attentato sono bambini di sei anni che cominciano ad andare a scuola. Quale sarà il loro futuro?

2007-09-07

V-day (nel bene e nel meno bene)

volantino(clicca sul volantino per leggerlo)

Domani anche a Pavia, in piazza del Tribunale, si "celebra" il vaffanculo day organizzato da Beppe Grillo e i suoi fans club.
Si firma, volendolo, per dire:
1) NO AI PARLAMENTARI CONDANNATI (ce ne sono oltre venti in Parlamento)
2) DUE LEGISLATURE (per gli eletti e non di più)
3) ELEZIONE DIRETTA (ora sono i Partiti a scegliere chi far eleggere)
Qualcuno, un po spaventatello per le possibili conseguenze dell'iniziativsa, strilla al qualunquismo.
Decidete un po' voi!

2007-09-04

SteamBoat Willie

Pensa un po’. Non me ne frega assolutamente niente di quello che scrivono gli italici giornali. Non m’incazzo quasi più! Magari sto guarendo dalla notiziomania. Magari è soltanto che leggere le solite puttanate politiche da la nausea anche ai più vaccinati. Divergenze parallele, palazzi del palazzo, scoregge vocali del Bossi, Rutoni e Veltrelli, Papa e Dalla Chiesa in salsa cocktail, gialli pavesi, lavavetri e sceriffi…
La cosa più leggibile del giorno è Tra lacrime e amnesia da peacereporter.net. Parla di un libro biografico in uscita sul Presidente americano.
Allora a coloro che ogni tanto vengono a trovarmi su questo blog offro una chicca da Yutube.
Primo cortometraggio Disney con sonoro sintonizzato (1928) delle Silly Symphonies. C'è un Topolino dispettoso ed irascibile che recupera a bordo del vaporetto Minnie tirandola su per le mutandine con la gru. Niente a che vedere con il bacchettone che diventerà.

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