2010-10-31

Dilma Rousseff nuovo presidente brasiliano

Dilma Rousseff, 63 anni, una vita nel Pt (il partito dei lavoratori) succede a Lula come Presidente del Brasile.
Ex guerrigliera, imprigionata e torturata negli anni della dittatura, è considerata un politico intransigente e incorruttibile.

Queste cose accadono altrove mentre da noi...






Nicole Minetti, venticinque anni, ”igienista dentale”, già ballerina di Colorado Cafè.
"Scoperta" da Berluscuni, è eletta del PDL al Consiglio regionale lombardo (nel listino presentato in ritardo con firme falsificate) e inviata - in qualità di affidataria - a salvare dall'arresto Ruby, la diciasettenne protetta dallo stesso presidente del consiglio.
Evviva!

2010-10-30

Una nuova ondata di fango lambisce la credibilità delle istituzioni

Merda d'artista, Piero Manzoni, 1961

"Una nuova ondata di fango lambisce la credibilità delle istituzioni" dice la Marcegaglia, insensibile ai complimenti alle lusinghe e alle proposte che Berlusconi le ha rivolto a più riprese.

Ma va? E noi, sciocchini, che credavamo fossero già da tempo completamente nella merda!

2010-10-29

Lombardia: fogna fuorilegge. Pavia non fa eccezione

Dal 2005 gli impianti fognari dovevano essere messi in regola, secondo quanto fissato dalla Unione Europea. Ma in Lombardia più che a mettersi in regola si punta a privatizzare l'acqua con buona pace degli utenti, dei loro diritti e dei costi delle bollette che saliranno alle stelle.
Pavia non fa eccezione.
Scriveva la Provincia Pavese quasi un anno fa:
Fogne e depuratori, arrivano i soldi (la Provincia Pavese — 27 dicembre 2009 pagina 14)
Sette milioni e mezzo per rimettere in sesto reti idriche e fogne, quasi il doppio (12 milioni) per potenziare i depuratori ed evitare che l’Europa multi la provincia di Pavia scaricando sulle bollette i costi della sanzione.
Scrive ora:
Fogne fuorilegge, rischio tariffe triplicate la Provincia Pavese — 28 ottobre 2010 pagina 19
Depuratori e fognature fuorilegge: si rischiano tariffe triplicate per far fronte alle multe della Corte di Giustizia europea [...]Una batosta da bancarotta. Si parte con una multa dai 10 ai 20 milioni per il Comune inadempiente, più altri 200 mila euro (ma la cifra può triplicarsi) per ogni giorno oltre il quale l’impianto, nel frattempo sistemato, non è entrato in funzione.

Non ci capisco molto, né questi articoli aiutano a comprendere in che modo le questioni siano connesse e quali siano gli obblighi non ottemperati dei vari enti preposti. Così a spanne direi che di responsabilità da parte degli amministratori ce ne siano molte e soprattutto che ci sia un colpevole menefreghismo per i cittadini che alla fine saranno gli unici ad essere chiamati a pagare tutti i conti.
Chiedo ai comitati per la moratoria sulla privatizzazione dell'acqua di intervenire nel merito e mi domando fino a quando tutto questo ceto politico incapace e corrotto che ha governato in passato e governa ora resterà impunito?

2010-10-24

Dolce e Gabbana evasori e sponsor

Rainews24 è uno dei pochi canali televisivi italiani che fa informazione e non disinformazione fraudolenta. Talvolta però qualche servizio lascia perplessi. Oggi pomeriggio si parlava di pugilato e un intervistato ringraziava caldamente Dolce e Gabbana per aver generosamente sponsorizzato World Series of Boxing. Il pugilato, diceva, è insegnamento per i giovani di rispetto delle regola.
Nessuno ha ricordato che questi "benefattori" di fede berlusconiana sono stati recentemente accusati di evasione fiscale per un miliardo di euro ed indagati per truffa ai danni dello stato.
Alla faccia del rispetto delle regole!
[Ndr: la truffa nei confronti di chi compra a prezzi folli i loro prodotti fabbricati chissà dove a prezzi irrisori non è perseguibile né imputabile a nessuno se non ai compratori stessi]

2010-10-23

Sfasciare Pavia

Cliccare sull'immagine per aprire il video

Fine settimana difficile per sindaci pidiellini dell'hinterland pavese in odore di 'ndrangheta. All'onore delle cronache, non primo né ultimo, Giovanni Valdes, Borgarello, uomo "da sempre vicino a chiesa e oratorio".

Gessatino e aplomb da manager Filippi Filippi, non sembra per nulla preoccupato della piega che stanno prendendo gli eventi, anche se nella sua lista alle elezioni comunali, Rinnovare Pavia figurava Rocco Del Prete, candidato nella piena disponibilità della cosca - sostengono gli inquirenti.
Nel video ci dice papale papale cose che già sapevamo su spartizioni e inciuci in quel di Pavia.

Sulla Provincia Pavese sono apparse negli ultimi giorni lettere di personaggi conosciuti.
Scrive Bosone (ex Dc e senatore Pd):
Chi amministra Pavia avendola davvero nel cuore, chi ha passione per la bellezza urbana, chi pensa che con la qualità ambientale si migliora anche il degrado umano, mai penserebbe di fare cose del genere né in centro né altrove. [...] Leggo di grattacieli nelle aree dismesse per risparmiare territorio. Nelle aree dismesse? Ma quale città dei grattacieli? Ma chi se li compra tutti questi appartamenti? [...] Non c'è passione e forse nemmeno un'idea precisa di città che vien fuori da Cattaneo e dalla sua giunta. Solo case e e centri commerciali...
Risponde Filippi:
Mi meraviglio che Bosone scopra il progetto di grattacieli nelle aree dismesse sulla «Provincia». Lo avrebbe già dovute leggere nei documenti della nostra giunta Capitelli. II progetto Neca era stato già presentato dalla Fondazione e solo la resistenza di Bengiovanni lo fermò per il tempo necessario ad impedirne l'approvazione prima della crisi. La Marelli è stata approvata da quella giunta e l'edificio residenziale non è basso. Quanto al «chi si compra tutti questi appartamenti» mi pare di sentire l'opposizione di sinistra e di centrodestra quando la nostra giunta Albergati due approvò il prg e la giunta Capitelli il documento d'indirizzo. [...] Quando Bosone arriva a dire «solo case e centri commerciali» rischia di cadere davvero nell'umorismo. La giunta Capitelli, la nostra giunta, ha autorizzato il Carrefour e lasciato sopravvivere altri due insediamenti esistenti; la giunta Albergati due, la nostra giunta, ha lottato per anni per superare l'opposizione del quartiere San Pietro contro il supermercato alla Snia che Caprotti, comproprietario di una parte voleva per l'Esselunga.

Impagabile quel "nostra giunta" ripetuto più volte. Il guaio è che ha ragione.
Già perché Ettore Filippi è uomo per tutte le stagioni e ottiene sempre ciò che vuole. Vicesindaco nella precedente giunta, quando ha avuto contezza che il sindaco Piera Capitelli non lo voleva più consigliere al San Matteo (quasi quarantamila euro all'anno e tante legittime ambizioni di manovra) ha dato la spallata decisiva ad una amministrazione traballante per gravi colpe proprie e si è schierato dall'altra parte, con Cattaneo.
Conclusione: la Capitelli è sparita dalla scena lui è rimasto al San Matteo.
Ebbravo Filippi! In mezzo a tutta sta sozzura politica e sepolcri imbiancati stai simpatico per la spudorata franchezza che hai sempre dimostrato.

2010-10-21

Antigua, debito pubblico, Berlusconi, Moratti e lampioni



O che bel castello marcondirondirondello...
Milàn, si sa, ha il cour in man. Ma i milanesi, pur così generosi, sapevano che il loro sindaco Letizia Moratti aveva fatto dono ad Antigua della pubblica illuminazione nella parte dell'isola dove sorgono le ville di Berlusconi (vedi qui)?
E gli italiani sapevano che Berlusconi nel 2005, prima di comperare un numero imprecisato di ville ad Antigua - cinque dice il suo avvocato, Ghedini, quello che voleva la censura preventiva della puntata di Report dove se ne parlava - ha condonato al governo dell'isola 146 milioni di euro dei cittadini italiani medesimi?
Già perché i contribuenti italiani avrebbero finanziato con un prestito la costruzione di lussuosi resort ad Antigua già dai tempi di Craxi e questo prestito sarebbe stato poi quasi azzerato da Berlusconi. (Per maggiori informazioni leggere Lorenzo Campani, Antigua, una storia italiana)
Strani i casi della vita.
Magari in tutto questo giro di soldi, banche, case, società offshore non c'è nulla di illegale - è la finanza globale, belli! - però a noi poveri cristi, non privi d'ammirata invidia per le enormi ricchezze del nostro presidente del consiglio, sorge un dubbio: non è che qualcuno ciurla nel manico e ci prende per il culo?
Vedete, stiamo terra a terra, non ne facciamo una questione etica, per carità!
Altri, per i quali l'ammirazione prevale sull'invidia, diranno: "Fa ben bene lui che può". E continueranno a votarlo, il Berlusconi, anche alla prossima tornata elettorale. Che tristezza.

2010-10-19

Sesto giorno di sciopero in Francia. Milioni di persone per le strade

I francesi non vogliono saperne di andare in pensione oltre i sessant'anni.
Urlano «Sarko, Sarko, tes réformes on en veut pas.»
Scarseggia il carburante, i trasporti sono in difficoltà, le scuole sono ferme.
Nonostante i disagi il settanta per cento dell'opinione pubblica è favorevole ai manifestanti.
Gli insegnanti cantano «Comment ne pas perdre la tête/ en voyant le dernier budget/ ces classes surchargées/ ces postes supprimés et ces congés non remplacés»
Classi sovraffollate, posti soppressi, congedi non rimpiazzati.
Sembra di essere in Italia, ma gli scempi della Gelmini sono anche peggiori.
Lì però vanno in piazza da giorni come i metalmeccanici a Roma, tutti insieme, senza la zavorra dei Bonanni e degli Angeletti, i loro inciuci col governo e le loro stucchevoli polemiche.

2010-10-17

Ben tornato Report - La baia del presidente

Una "casetta" di Berlusconi ad Antigua

The president bay. Così i politici locali intendono rinominare l'enorme proprietà del nostro presidente del consiglia ad Antigua paradiso fiscale oltre che tropicale.
Ghedini, avvocato di Berlusconi, ha tentato di bloccare la puntata di questa sera di Report dove si parla dei sei chilometri di costa comprati da "non si sa chi" tramite la banca Arner - dove Berlusconi ha depositato decine di milioni - commissariata da Bankitalia con il dottor Alessandro Marcheselli, in seguito a sua volta indagato per favoreggiamento e riciclaggio dalla procura di Milano.
Ma questa sera a Report si è parlato anche dello schifo della vicenda Automobile Club Italia a Milano dove Geronimo La Russa, figlio del ministro della Difesa Ignazio, Massimiliano Ermolli, figlio di Bruno, presidente di Promos e stretto collaboratore di Silvio Berlusconi, ed Eros Maggioni, compagno del ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla sono tra gli eletti del Consiglio direttivo, ecc ecc.
Ancora si sono viste interviste a signori potenti che accumulano decine di incarichi importanti in aperto conflitto d'interesse tra loro. Sconcertante è constatare con che faccia di tolla costoro ammettono e giustificano gli eventi o sostengono la loro perfetta ignoranza di tutto quanto avviene sotto il loro naso.
Grazie ancora una volta a Milena Gabanelli di Report a nome degli italiani che conservano la capacità d'indignarsi di fronte al documentato cumulo di marciume dissepolto da questo benemerito giornalismo d'inchiesta.

2010-10-14

Cile. Il crollo nella miniera di proprietà di un'impresa che violava tutte le regole di sicurezza sul lavoro

A fronte della spettacolarizzazione del recupero dei minatori cileni e della vergogna dei media che hanno fatto del salvataggio - per fortuna questa volta a lieto fine - un reality show, lo scrittore Luis Sepulveda sottolinea come la mancanza di sicurezza sul lavoro sia il vero dato saliente della vicenda. Sepulveda (omonimo del minatore che regala pietre nel video) rileva anche come "il presidente Piñera ha ringraziato Dio e la nomenclatura per ordine di importanza negli incarichi, dimenticando di ringraziare i minatori della Pennsylvania, che avendo sperimentato una tragedia simile si sono fatti solidali con i loro lontani colleghi di Atacama e hanno messo a disposizione le conoscenze tecniche - la cultura mineraria - e parte dei macchinari che hanno reso possibile il salvataggio."
Tanti i gesti religiosi nello show di Piñera, ma neanche una parola sulle responsabilità della destra cilena che si oppone a qualsiasi regolamentazione della sicurezza sul lavoro. Del resto del colpevole atteggiamento governativo nei confronti della sicurezza sul lavoro ne sappiamo qualcosa anche qui in Italia.

Non stupisce allora che Il Sole 24 Ore, giornale della Confindustria, se ne esca sul recupero dei minatori con un pezzo folcloristico, dell'inviato Del Rin.
Già dal titolo Miracolo a Copiapò si capisce l'ipostazione. Tanto colore, tanta religione, tanta ammirazione per il presidente Sebastian Piñera e moglie (la primera dama), per "la meraviglia della tecnologia cilena, l'efficienza dell'organizzazione" e per Javier Soto, un pastore evangelico, che dice «questo è un miracolo di Dio».
Né ci si ferma lì. In conclusione si inneggia - "Plutonite a me gli occhi!" - agli "occhiali tricolore" di Luxottica necessari per difendere i minatori dalla luce... dei riflettori visto che è notte fonda! E poi ancora non si perde occasione per citare la macchina dell'Enel Green Power e i macchinari bergamaschi di tesatura della Tesmec di Grassobbio (per mantenere in tensione le funi) e le gru per attrezzare le trivelle di perforazione della Fassi Gru di Albino.
Di tutto e di più, ma ben ci si guarda dal parlare di sicurezza sul lavoro.

Per gli articoli a confronto vedere Il Cile che rinasce dal sottosuolo - Miracolo a Copiapò

2010-10-02

Ritorno dal futuro


(Per ingrandire l'immagine cliccarci sopra)

Ho trascorso una decina di giorni all'estero, tra Francia e Spagna, ascoltando soltanto - e non sempre - una rapida rassegna stampa dei nostri giornali quotidiani.
Mi sono ritrovato per caso a Madrid nel giorno dello sciopero generale, uno sciopero compatto, sentito anche da coloro che non vi hanno partecipato.
Quando in Tv appare Zapatero nei notiziari - con parsimonia - non si sentono dal capo del governo proclami contro i giudici per salvare sé stesso dai processi in corso, né lo si sente difendere un Ciarrapico fascista di turno che in Parlamento pronuncia ignobili frasi antisemite, né lo si sorprende a raccontare barzellette di cattivo gusto su donne ed ebrei con bestemmia "contestualizzata" o tantomeno a vantare il possesso di venti case per cui non saprebbe dove andare se lo rimandassero a casa.
In Spagna l'informazione sul presidente del governo riguarda eventi relativi alle sue funzioni. Si può essere d'accordo o meno su quanto Zapatero dice e fa, ma tutto rimane nei limiti della politica senza usi sgangherati della parola da parte di questo o di quello. Almeno così mi è parso e se tornasse ad accadere altrettanto sulle Tv italiane sarebbe un passo avanti.
Il ritorno nella realtà italiana con la sua informazione giornalistica e televisiva deformata e grottesca ed i suoi personaggi politici da baraccone è da brivido.
L'Europa, della quale un tempo tentavano d'essere parte integrante, è sempre più lontana rivolta ad un futuro che ci viene negato dall'ignoranza sconcertante degli attuali governanti, legati a dittatori feroci e ridicoli come il satrapo libico e il pericoloso Putin e sempre pronti a schierarsi con posizioni retrive in fatto di politiche dell'accoglienza, nucleare, bioetica, controllo dell'informazione in rete e quant'altro.
C'è da chiedersi cosa ne sarà di noi.
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