2006-06-16

Soldi, Soldi, Soldi

Pecola...tanti soldi
Beati siano i soldi
I beneamati soldi perché
Chi ha tanti soldi vive come un pascià

...

45 miliardi entro il 2007 (repubblica.it). Se è vero tanti sono i soldi che Padoa Schioppa dovrà spremere dalle italiche tasche. Un casino, anche se meno del patrimonio personale di Bill Gates e intorno al fatturato annuo della sua Microsoft.
Come ogni altra cosa di questo "sinistro" governo tutto è ancora nel vago, benché si sapesse fin da prima delle elezioni che i cinque anni di cavalierato ci sarebbero costati "lacrime e sangue". Complimenti all'italiano su due che non l'aveva capito o s'illudeva ancora in qualche miracolo dell'unto. Miracoli non ne faranno neppure questi di governanti, ciò è sicuro, però almeno ci cavino 'sto dente un po' veloci invece di farci venire la pecola ("la pel dal cü c’la sa dascola", come recitano dalle nostre parti - anche se Wikipedia ne da tutta un'altra spiega...)
Il problema è che, anche a volerli spennare, i I Paperoni de' Paperoni in Italia sono una minoranza. I poveri, invece, tantissimi. Soltanto 49.645 contribuenti dichiarano più di 200 mila euro annui e ben 10 milioni giurano di vivere con meno di 500 euro al mese. Quasi 2 milioni e mezzo, poi, denunciano redditi inferiori ai mille euro l´anno. Un popolo di miserabili! I dati provengono da un articolo che Kataweb ha ripreso da La Repubblica il 14 maggio scorso e passato "stranamente" inosservato (articoliscelti).
Delle due l'una: o le cose stanno così, e allora non si capisce dove si trovino i soldi per prime e seconde case, auto nuove e vacanze a prezzi assurdi, oppure no e allora a non pagare le tasse sono davvero un esercito. Dunque aprire la caccia agli evasori sarebbe una strada giusta benché, a parte le dichiarazioni di principio, non se ne sia mai fatto niente. Che non si possa farci niente davvero? Fatto sta che i salassati sono sempre gli stessi i lavoratori dipendenti, quelli con redditi tra 12 e 25 mila euro che non possono sfuggire al fisco.
Per far cassa si vogliono ridurre gli "sprechi". Da sempre lodevole intenzione anche questa, professata da qualsiasi governo in carica e mai attuata. Perché non cominciare dai 700 milioni di euro pubblici elargiti a giornali che nessuno legge? A La 7 qualche sera fa era invitato il nuovo direttore del Riformista. Il conduttore televisivo gli ha chiesto: "Dove va il Nuovo Riformista?" La giusta risposta sarebbe stata "Al macero." Vale anche per tutti gli altri, ovviamente.
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