'sta cosa de I segreti della casta di Montecitorio temo sia una mezza bufala. In fin dei conti per ora si tratta di una decina di post. Se ne aggiunge uno o due ogni giorno, ma alcuni sono un po' le solite cose "politiche" circolanti. Ben venga tutto ciò che rilancia una informazione in qualche modo alternativa, ma non c’è niente di particolarmente innovativo.
Per lo più i post non rivelano nulla di sconvolgente (ridicolo nella sua emblematica assurdità a me sembra quello dei 9 barbieri di Montecitorio a 11000 euro al mese, sempre che sia vero). Vedremo in seguito.
Ben più gravi e numerose le "irregolarità" denunciate dal libro la casta e tante analoghe pubblicazioni, per non parlare delle documentate violazioni d'ogni tipo messe a nudo dalla Gabanelli su Report che finiscono regolarmente nel nulla.
L'interessante di questa vicenda è la "viralità", indice di un malumore giustizialista diffuso oltre che di una stupidità di massa sempre più pericolosa, facile strumento in mano ai furbi in grado di manipolarla. Stupidità anche quando condivisibile come indignazione collettiva in quanto resta superficiale e incapace di qualsiasi analisi critica sia riguardo ai contenuti, sia sull'attendibilità delle forme comunicative.
In questi casi Fb - e la rete in generale - sembra sempre più quegli spiazzi dei film western dove la folla inferocita impiccava i banditi, veri o presunti che fossero.
Io stesso contribuisco con i miei post ad aumentare il rumore di fondo di una comunicazione solo apparentemente più democratica ed in realtà condizionata pesantemente da chi possiede gli strumenti per emergere dal mare indistinto della rete. Alla fine, fatte le debite eccezioni - che rimangono, appunto, eccezioni - le voci che prevalgono sono quelle dei soliti noti imposti all'attenzione pubblica dai tradizionali mezzi di comunicazione.
Con questo non voglio sminuire le potenzialità della rete. Sul Web circolano liberamente idee e conoscenze come mai prima d'ora nella storia. La cultura, ad ogni livello, è ora alla portata di tutti. Libri, film e musica si sono "democratizzati" (e per questo sono in atto potenti tentativi di toglierceli che, ci scommetto, andranno a buon fine).
Purtroppo però insieme a tutto ciò gira vorticosamente una quantità di bufale, superstizioni, truffe, merda d'ogni tipo in quantità incommensurabile.
Non credo che I segreti della casta di Montecitorio appartengano alla categoria bufale tout court. C'è pero qualcosa di sfuggente sotto questa operazione così ben riuscita. Potrebbe essere solo un caso perché ha toccato al momento giusto un nervo sociale scoperto, potrebbe essere altro. Non è questo che conta.
Mi fa pensare invece la superficialità e volatilità di questi fenomeni virali che alla fine non lasciano alcuna traccia nel reale.
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