Non trovo altro termine per definire l'atteggiamento della stampa, della televisione, dei politici nella vicenda Papa-La Sapienza. Tutti scandalizzati perché qualcuno ha osato mettere in dubbio la legittimità dell'invito a Ratzinger ad inaugurare l'anno accademico dell'ateneo romano. Tutti scatenati, non solo quelli più o meno dichiaratamente di destra, ma anche gli altri. Da Prodi e Rutelli a d'Alema, Mussi e perfino Giordano. Per non parlare dei giornalisti, Mieli in testa, prototipo di chi crede di avere sempre la verità in tasca e non capisce - o non vuole capire - di essere uno degli strapagati ed autoreferenziali portavoce di un sistema informativo ormai defunto. I maestri della disinformazione quotidiana aizzano i pochi lettori, e i molti ascoltatori passivi di vergognosi telegiornali, contro chi si appella ancora alla ragione critica. Nessuno che abbia citato, e tanto meno analizzato, i contenuti delle civilissime lettere (quella di Marcello Cini e quella dei 67 professori) al Rettore de La Sapienza. Invito chi si imbatte in questo blog a farlo (Lettere dei professori de La Sapienza...). Le condivido pienamente e non ho nulla da aggiungere.
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
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Coronavirus. La paura dell’epidemia offre sfogo al panico, e in nome della
sicurezza si accettano misure che limitano gravemente la libertà
giustificando l...



