L'Italia è sempre l'Italia, o meglio, i giornalisti e i media che contano nella comunicazione sono sempre gli stessi.
Così adesso è tutto un coro di consensi indifferenziati e solenni per Monti, il nuovo governo, lo "stile" che lo contraddistingue.
Si è già detto che anche Maga Magò avrebbe fatto la sua bella figura a confronto del presidente del consiglio precedente.
Monti è un garbato signore con ottime e non immeritate referenze, ma davvero non suscita tutto l'entusiasmo che sembrano volerci imporre.
Tantomeno i suoi neo ministri, a partire da Passera, un banchiere a tutto tondo che, quantunque ex come banchiere, non avrà tagliato qualsiasi contatto con i suoi numerosi ed importanti interlocutori nel giro di poche ore e, del resto, sarebbe anche ridicolo pretenderlo. L'uomo è ambizioso e non sarà sceso in politica soltanto per un breve intermezzo "al servizio del paese".
Per lui, come per gli altri, saranno le scelte concrete a darci il senso della realtà, al di là delle belle, concilianti e un po' soporifere parole del "professor" Monti (come preferisce essere chiamato).
Vale anche per il neo ministro dell'ambiente Clini, pure lui con un curricolo d'eccellenza, che però si è subito lasciato andare a spezzare una lancia a favore del nucleare e un'altra per la Tav, incurante di un referendum appena concluso e di un movimento fortemente motivato a non mollare.
Io non sono tra quelli che considerano la "volontà popolare" giusta sempre e comunque, ben sapendo quanti siano forti i condizionamenti che ne possono limitare la capacità critica. Tuttavia un certo rispetto per gli unici strumenti di democrazia diretta che ci restano - e il referendum è tra questi - dovrebbe indurre a una maggior cautela chi rilascia dichiarazioni.
Insomma saranno le prossime mosse del governo a farci capire di più circa la sua vera natura.
Per ora resta lo spettacolo indegno dei neo-scodinzolini con i loro peana, da una parte, e il latrare indecente dei vetero-scodinzolini, elefantini e beneficiari a vario titolo del caduto "regime", dall'altra.
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