Luigi Pintor e Lucio Magri (a destra)
Due "padri" storici del Manifesto che se ne sono andati
La morte per autodeterminazione di Lucio Magri, uno degli storici fondatori del giornale "Il Manifesto", non è un esempio né, tantomeno, una indicazione valida per tutti.
L'idea di poter scegliere i percorsi della propria vita così come il momento della propria morte quando la vita non offre più nulla, soggettivamente, che la renda degna di essere vissuta, si presta a infinite discussioni.
Per un non credente la maggior parte delle argomentazioni addotte dai credenti per vietare l'esercizio del libero arbitrio non hanno alcun significato.
Morire per propria scelta dignitosamente e senza inutili sofferenze dovrebbe essere semplicemente un diritto garantito da una giusta legislazione a tutti coloro che ne sentono l'inderogabile necessità.
Scegliere liberamente e consapevolmente di morire, come scegliere di vivere in condizioni di estrema sofferenza fisica o psichica, sono entrambi atti di coraggio e dovrebbero essere ugualmente rispettati.
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
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Coronavirus. La paura dell’epidemia offre sfogo al panico, e in nome della
sicurezza si accettano misure che limitano gravemente la libertà
giustificando l...