Per Berlusconi deve essere un viaggio premio ai piloti mandarli in raid sui cieli libici a 32000 euro l'ora (tanto ci costa la guerra in Libia).
Tenta disperatamente di compiacere tutti, favorevoli e contrari all'intervento, alleati occidentali e satrapi mediorientali che, come sobriamente commentato dal Bossi-ringhioso, alla fin fine ce lo metteranno comunque in quel posto.
Il cavaliere di Arcore non ci mette la faccia neppure per annunciare un ulteriore aumento di tasse sulla benzina, già con un prezzo alle stelle per la felicità dei petrolieri e degli speculatori. Ci manda Letta a flautare in tv che l'aumento delle tasse sulla benzina non è una tassa, ma una scelta per la cultura della quale gli italiani saranno grati. AARGH!
Ma i soldi assegnati per rifinanziare il fondo per la cultura sono meno di quelli che si sarebbero risparmiati accorpando elezioni amministrative e referendum, (vero Maroni e populisti risparmiatori di stampo leghista?) democraticamente facilitando la possibilità di esprimersi di tutti gli italiani.
Però la paura che gli italiani possano esprimersi ancora una volta contro il nucleare, a favore dell'acqua pubblica - affondando le mire speculative dei privatizzatori - e soprattutto per l'abrogazione della legge sul legittimo impedimento che tanto interessa Al Caprone - come affettuosamente lo chiamano in privato le sue "preziose" - per sfuggire ai numerosi processi pendenti, ha impedito una soluzione sensata.
Al cavaliere di Arcore ciò che importa in realtà sono i fatti suoi. Così nomina ministro l'ennesimo inquisito in odore di mafia che però gli ha portato i voti per non cadere di sella, invita a cena lui e i suoi cantando loro una canzoncina "se mi lasci non vale" e si appisola sereno durante il consiglio dei ministri.
Dovrebbe passarci il nome del pusher che gli procura 'sta roba che lo rallegra e tranquillizza tanto...
[Ndr: tra qualche anno, rileggendo queste cose, magari ci chiederemo se sono davvero accadute o se ce le siamo solo immaginate]
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