... è che se consideri il premier un tiranno e il popolo che lo sostiene come "i peggiori", diviene poi lecito inscenare, almeno per ora, il tirannicidio e il linciaggio dei governatvi. Quel clima non si concentra solo sulle figure di governo, ma si dilata poi a mezzo paese, verso chiunque esprima opinioni divergenti. È allarme rosso: l'Italia sta soffocando nel suo stesso vomito.
(Marcello Veneziani, il Giornale)
La disperata difesa di Veneziani, cosiddetto intellettuale di destra, a un governo che più nessuno con un minimo di buonsenso, né in Italia né all'estero, riesce più a considerare credibile è patetica.
Non è neppure questione di destra e sinistra. Sono esterrefatti e orripilati da quanto sta accadendo nelle istituzioni anche coloro che non hanno mai dimostrato nessuna simpatia di sinistra e tanto meno nei confronti dei signori del PD - che definire di "sinistra" è sempre più bizzarro.
Berlusconi più che un tiranno è un commediante e un opportunista con una sola mira: il suo personale tornaconto (e ne fanno fede i proventi stratosferici delle sue attività imprenditoriali, pericolosamente sull'orlo del tracollo quando si decise ad entrare in "politica"). Il problema è che, bravissimo ad attrarre voti con spot e show, non ha capacità né interesse a "governare" il paese. Ancor più grave è il fatto che, ricattabile e ricattato com'è, si circonda di personaggi altrettanto inadeguati, attratti soltanto dall'idea di accumulare velocemente favori, potere e denaro.
Il popolo che lo sostiene - comunque meno di un terzo del paese - non annovera i "peggiori", ma semplicemente i meno informati e in qualche modo i più deboli tra gli italiani, oltre, ovviamente, coloro che, in un modo o nell'altro, hanno una diretta convenienza.
Dunque si rassicuri Veneziani. Nessun tirannicidio verrà perpetrato. Ci si augura solamente che il Cavaliere liberi presto il campo e vada a godersi le camionate di euro nella sua quarantina di ville sparse per il mondo.
In quanto al "linciaggio dei governativi", si direbbe che questi uomini di governo, e i loro parlamentari di riferimento, siano più linciatori che linciati, almeno a giudicare dalle loro storie personali e dagli episodi dei quali si rendono protagonisti.
Infine, per quel che riguarda la "divergenza di opinioni", non ho mai sentito individui con la mentalità di La Russa e soci affermare « I disapprove of what you say, but I will defend to the death your right to say it ». Come tutti i sinceri antidemocratici, violenti e beceri, non si sognerebbero neppure di morire in difesa del diritto altrui a esprimere la propria opinione qualunque essa sia.
Si può però condividere la frase conclusiva di Veneziani. l'Italia sta soffocando nel suo stesso vomito.
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