2011-04-13

Collasso della democrazia. Propongo all'attenzione l'inquietante articolo di Alberto Asor Rosa sul Manifesto

"Compagno peperone" un contrappunto amaramente ironico al peso dell'argomento trattato e alla mancanza di alternative "dal basso"

Alberto Asor Rosa non è l'ultimo arrivato e non parla certamente a vanvera come l'ignobile vice-ministro Castelli quando sproloquia di sparare sui "milioni" di clandestini in arrivo o Speroni, eurodeputato leghista che non si faceva sentire da un po', e rincara la dose chiedendosi perché non dovremmo usare i cannoni della marina militare contro gli immigrati.

Le preoccupazioni estreme di Asor Rosa sono le stesse di chiunque abbia conservato un minimo di buonsenso. Il collasso della democrazia in Italia, una maggioranza parlamentare asservita al gruppo affaristico-delinquenziale che ha preso il potere, il ripresentarsi, pure in chiave diversa, di eventi storici già sperimentati in passato con esito catastrofico.
Ovviamente, ora come allora, i più sono scarsamente sensibili alle implicazioni profonde di ciò che sta accadendo, troppo occupati nel duro esercizio della sopravvivenza quotidiana. S'indignano, protestano o ridono per la condizione surreale nella quale il berlusconismo ci ha cacciati, ma si chiamano fuori. Considerano eccessiva la paura delle cassandre di turno - quando non motivata dal semplice desiderio di sostituirsi ancora a chi ora governa, pur avendo dato prove disastrose di sé in un recente passato.
Asor Rosa sa che mancano le condizioni per un ribaltamento della situazione "dal basso" nonostante le buone intenzioni dei tanti che, in vario modo, manifestano.
Allora propone di forzare le regole democratiche, già di fatto svuotate di ogni significato, "dall'alto", per ripristinare così uno stato di effettiva democrazia. Insomma a mali estremi estremi rimedi.
Qualcuno dovrebbe attivare Carabinieri e Polizia di Stato, congelare le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari, restituire alla magistratura le sue possibilità e capacità di azione, stabilisce d'autorità nuove regole elettorali. Secondo Asor Rosa anche il resto d'Europa appoggerebbe volentieri un tale processo che ci riporterebbe a regole democratiche certe.
Sarò prevenuto al riguardo, ma, a parte che tutto questo avrebbe tutta l'aria di un putsch - per quanto a fin di bene - l'idea di affidare a carabinieri, polizia, magari esercito, come in Egitto, e magistratura le sorti della democrazia mi fa rabbrividire.
C'è poi un'altra questione. Asor Rosa non lo nomina mai questo qualcuno che dovrebbe intervenire dall'alto, ma chi sarebbe? L'unico è Napolitano. Ora ce lo vedete Napolitano, uomo che per tutta la vita è stato più realista del re e che non a torto è stato spesso soprannominato "il Morfeo del colle", prendere una posizione tanto rischiosa, che potrebbe consegnarlo alla storia come primo presidente della repubblica golpista? Temo inoltre che condivida un po' di quella "stanchezza premortuaria" che Asor Rosa attribuisce a Hinderburg per i suoi cedimenti nei confronti di Hitler. Però vorrei tanto sbagliarmi.
C'è poi un'altra cosa che mi lascia perplesso. Anche D'Alema, lontano mille miglia da Asor Rosa, propenderebbe volentieri per uno scioglimento delle camere da parte di Napolitano.
Ma se sono abbastanza sicuro che la maggioranza degli italiani è arcistufa di Berlusconi e di quella che giustamente Asor Rosa definisce "lobby affaristico-delinquenziale", sono quasi altrettanto certo che un ritorno sulla ribalta di D'Alema e soci non raccoglierebbe nelle urne un risultato maggioritario.
Questo rimane il problema di fondo. Anche essendo convinti che Berlusconi è "il male", non si riesce a immaginare una alternativa credibile.
Un insolubile dramma tutto italiano che, se "non c'è più tempo", come sostiene Asor Rosa, ci precipiterà nell'abisso.
[Vedere articolo di Asor Rosa sul Manifesto Non c 'è più tempo]
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