
di Marco Morosini
Non è vero che l’economia sta passando “dall’atomo al bit”, come profetizzò Nicholas Negroponte. Tranne in rari casi, l’aumento esponenziale dell’informazione che circola nelle autostrade informatiche stimola anche quello della circolazione di energia, materiali e persone. Così i bit si aggiungono agli atomi, anziché sostituirli. Secondo uno studio di Gerhard Fettweis, docente alla Technische Universität di Dresda, i server che fanno funzionare internet usano 180 miliardi di chilowattora all’anno, l’1 per cento del consumo elettrico mondiale. I consumi dell’infrastruttura di internet e delle reti di telefonia fissa e mobile raddopiano ogni cinque anni e sono ora il 3 per cento del consumo elettrico mondiale. Secondo Fettweis, se ora, tutti i paesi usassero le tecnologie dell’informazione con la stessa intensità dei paesi industriali, il consumo sarebbe del 40 per cento della produzione elettrica mondiale.
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