Ricordate le elezioni politiche del 2001? Il centrodestra totalizzò 61 seggi in Sicilia (facendo eleggere fin anche Bobo Craxi in quel di Trapani!)[sic!]
Ora io non so se Berlusconi sia mafioso, come urlava Umberto Bossi prima di allearsi con lui. Non so neppure se lo siano Dell'Utri o altri già condannati o inquisiti sia di destra che di sinistra. Attenendosi al criterio che l'operato e le sentenze della magistratura vanno rispettate è certo che i nostri uomini politici e amministratori della cosa pubblica - ma anche imprenditori e banchieri - danno una ben deprimente immagine dello stato in cui versa l'Italia. A sentire certi inquirenti di spicco che da anni vivono sotto scorta per le indagini che conducono, la criminalità in commistione con la politica non solo è prospera nel sud, ma ormai è dilagata anche al centro e nord dove ha messo solide radici e non manca d'infettare, come una inarrestabile metastasi, il resto d'Europa.
I magistrati sbagliano? Certo che sì e non sono mancati nella nostra storia neppure i collusi con criminali e/o politici. In quanto poteri forti registrano spesso al loro interno devianze anche estremamente pericolose. Per questo i pensatori politici liberali, da Montesquieu in poi, hanno ideato la separazione dei poteri tanto avversata da tutti coloro che vogliono governare al di fuori e al di sopra delle leggi.
Là dove però la volontà popolare è fortemente condizionata da una gerarchia dominante che controlla ferocemente il territorio, il gioco delle parti tra i vari poteri è di fatto vanificato. La Sicilia ne è un buon esempio. Difficilmente è possibile sottrarsi all'influenza di chi da sempre, in un modo o in un altro, gestisce il potere. E allora la democrazia resta un concetto vago, scarsamente compreso e ancor meno praticato. Coloro i quali tentano di sottrarsi allo stato di cose esistente o semplicemente cercano di fare il loro dovere come amministratori, magistrati e forze dell'ordine rischiano la pelle. In queste condizioni anche il voto popolare è una variabile dipendente dai detentori dell'unico, centralizzato, potere reale. Il colore politico dei governanti conta poco.