Il Vaticano non paga alcuna tassa sul suo immenso patrimonio immobiliare (in Italia un immobile su quattro è di proprietà della chiesa e l’evasione consentita si aggira sui 4 miliardi di euro annui, mica bruscolini!)
Inoltre non paga tasse doganali, gas, acqua e fogne.
È tutto a carico dei contribuenti italiani.
Del miliardo di euro e più che incassa dall'8 per mille il Vaticano spende l’80% in “sostentamento del clero” e “esigenze del culto”. Altroché “Con l’otto per mille alla Chiesa cattolica, avete fatto tanto per molti” come recita lo spot.
Gli insegnanti di religione costano allo stato italiano 650 milioni di euro all’anno e le scuole private, cattoliche, 526 milioni all’anno. E le regioni, Lombardia in testa, ci mettono ancora del loro.
Il Vaticano ci costa, mal contati, tra i 6 milioni e i 7 milioni di euro all’anno.
Tassare la chiesa e i suoi possedimenti in Italia e sospendere l’elargizione dell’8 per mille è sacrosanto.
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(da un'idea, rielaborata, del caro amico Giancarlo)
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