Uno spasso ieri sera il vecchio Bossi che millantava al popolo il suo ruolo di salvatore dei pensionati e spiegava i fondamenti dell'economia in chiave leghista.
Momenti gli scappa anche la lacrima, insieme alla bava, quando racconta che è andato a dare un pugno sulla tomba del "Miglio" il professore che per lui, il Bossi, guai che guai, stravedeva.
E poi tatrac la brunettata:
"Brunetta nano di Venezia non romperci i coglioni"
Va be' che il Brunetta l'è simpatic 'me 'na sgiafa in t'la pulenta (per i non lombardi simpatico come uno schiaffo nella polenta), ma dargli del "nano" dai, non è bello, anche nei confronti dell'altro nano, ché tra lui e Brunetta è una bella lotta.
Tanto più che si si era già preso del "cvvetino", il Brunetta, da quell'altro simpaticone del Tremonti.
Lo chiamano linguaggio colorito, intemperanze verbali, sarà, ma questi sono ministri della repubblica, di uno stesso governo.
il bello è che vorrebbero pure essere "autorevoli" e "credibili".
E l'altra sera qualcuno ha sentito quel che ha avuto il coraggio di dire quall'altro ministro faccia di tolla , La Russa, sulla manovra economica e i privilegi della "casta"?
"Con questa manovra sono stati tolti gli ultimi rimasugli di privilegi". Testuale: "gli ultimi rimasugli".
O è scemo o il suo pusher gli ha venduto qualcosa più forte del solito.
Come dicono in Veneto? "Ma va in mona, va!"
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