Forse vi sarà già venuto il sospetto che i medici non siano quel pozzo di scienza ed abnegazione che tendono a far credere. Piuttosto, fatte le debite eccezioni, sono moderni stregoni un po' spocchiosi e, in qualche caso, eccellenti macellai di fino. Da super-eroi pretendono di essere pagati e tanto più sono "privatizzati" quanto più ci riescono. Comunque, quando non si sa dove sbattere la testa, ci si rivolge a loro. Abbiamo una sola vita e la salute è importante. Se poi non si crede all'oltretomba è anche peggio.
Ora, riuniti a Varese in una giornata di studio, tirano fuori dati abbastanza agghiaccianti sulle loro prestazioni.
"In media, il 6 per cento di chi muore in ospedale, in un anno, muore per colpa dei camici bianchi. Una percentuale assolutamente relativa e calcolata per difetto sulle stime dei ricoveri del 2001. L'Istituto di medicina americano non conforta. Ne muoiono più sotto i ferri che per incidenti stradali. Ecco le cifre sugli anni '90: il 3-4% dei pazienti è coinvolto in errori e di questi più del 50% poteva essere preventivamente evitato. Ogni anno muoiono da 44mila a 98mila pazienti per errori medici o infermieristici. Un numero superiore ai decessi per incidenti stradali (43 mila) o di cancro al seno (42 mila) o di Aids (16 mila). «Gli errori in sanità - si legge nel rapporto - costituiscono l'ottava causa di morte negli Stati Uniti». In Europa non va meglio."
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