
di Barbara Spinelli
Non so se sia giusto guardare e riguardare in un video quel che abbiamo visto nelle ultime ore: Giuliana Sgrena imprigionata dai terroristi in una cella con pareti bianche senza finestre, umiliata, dimagrita, i capelli in disordine, spaventata a morte, gli occhi sgranati sulla notte in cui è stata gettata.
http://www.lastampa.it/redazione/editoriali/ngeditoriale1.asp
E' viva (Castellina "il manifesto")
A vederla così smagrita, addosso un abituccio verde che nessuno le conosce, pallida e certo spaventata, il cuore ci si stringe, in redazione molti non trattengono le lacrime. Ma il video firmato da un'improbabile sigla - mujaheddin senza frontiere (quasi un'ironia verso le tante organizzazioni occidentali che si nominano così ) - è stato recapitato all'hotel Palestine a Baghdad: è un segnale che Giuliana è viva.
http://articoliscelti.blogspot.com/2005/02/e-viva.html
Avvoltoio? No, Farina.
Leggere cosa scrivono i giornalisti di destra è particolarmente istruttivo in particolar modo se paragonato con le civili argomentazioni che si leggono su altri giornali.
L'HANNO RIDOTTA A UNO STRACCIO (Renato Farina "Libero")
Ehi, compagni della sinistra, colleghi del Manifesto. È a queste "teste di cazzo" (Vauro) che volete lasciare in mano l'Iraq? Volete rimandare i soldati in Italia, rispedire gli americani a casa, perché il popolo iracheno sia illuminato da queste menti caritatevoli? Non possiamo credere che sia questa miseria la vostra idea della politica e della fratellanza tra i popoli. Andar via di lì, e lasciare che questi lupi abbiano libero campo per i loro denti. Questa è la sinistra solidale? Ripensateci. Forse è più umano e giusto stare con chi prova a mettere su un governo democratico. Si tratta di scegliere se stare con la "vera resistenza", e cioè gli otto milioni di iracheni votanti, oppure con questo bestiario terrorista che ora ambisce dominare i territori tra il Tigri e l'Eufrate, ma lo fa per avere una base da cui allargare al mondo la propria idea sulla dignità della persona, e specialmente La notizia la conoscete già. Ieri verso mezzogiorno è stato diffuso un film. Giuliana Sgrena, giornalista del Manifesto, dopo dodici giorni di prigionia, è apparsa in tivù inerme e disperata. Dev'essere stata ripresa in un appartamento dei quartieri chic di Bagdad, le pareti candide, una scritta ironica, gente colta, di lusso, la crème sunnita. Capivano il suo italiano e il suo francese, le due lingue nelle quali Giuliana si è espressa.
http://62.207.170.1/libero/LF_main.jsp?topic=4896&edition