2005-02-08

«Via i simboli comunisti»

Dopo la proposta di Frattini di proibire le svastiche in Europa l'appello da Est.
Una trentina di deputati popolari sollecitano l'Europa: «Fu come il nazismo, non ci possono essere due pesi e due misure»


falce&martello

"Avanti popolo alla riscossa" è davvero assimilabile alla svastica? Beh, mettiamone qui uno piccolo piccolo prima che ce lo vietino definitivamente!

Ricevo e volentieri pubblico:

FALCE E MARTELLO: QUEI SIMBOLI IN MOLTI PAESI D’EUROPA HANNO RAPPRESENTATO SEMPRE E SOLO BATTAGLIE DI LIBERTA’.

Il bombardamento mediatico di questi giorni mi ha fatto inorridire, non tanto perché
non sia giusto ricordare che la violenza delle foibe sia stato un errore imperdonabile, né che l'Unione Sovietica sia stato talvolta un regime oppressivo.
Ai deputati che hanno avanzato la proposta di mettere al bando l’esposizione di falce e martello, bisogna rammentare che quei simboli in Italia e in molti Paesi d’Europa hanno rappresentato solo battaglie in favore della giustizia e della libertà. Tra l’altro, sempre per ricordare la storia, senza l’Armata Rossa non si sarebbe battuto il nazismo.
In ogni caso ricorderemmo loro – e anche all’ onorevole Tremaglia che sparava contro i partigiani quando indossava la divisa da repubblichino di Salò al soldo dei nazisti - il dettaglio significativo che a partire dal 1921 ad oggi, cioè dalla nascita del Partito di Gramsci in poi, non esiste nel nostro Paese un solo episodio di lotta e di libertà e di giustizia che non abbia visto i comunisti italiani in prima fila ed in maggior numero, dalle lotte contro il Fascismo (quando essere antifascisti era difficile per davvero), alla Resistenza, alla Costituzione, alle battaglie per i diritti dei lavoratori e per la terra ai contadini, dalla lotta al terrorismo, alla lotta alla mafia. Non esiste battaglia di progresso che non abbia visto questo simbolo in prima fila. Non solo non ce ne vergogniamo, ma ne siamo pienamente orgogliosi. Siamo pronti a una battaglia senza quartiere per potere esprimere la nostra simbologia che peraltro è garantita – a ragione - dalla Costituzione italiana.
Cari anticomunisti, per dirla con Italo Calvino: ''Siamo tutti uguali davanti alla morte, non davanti alla storia''.

Giancarlo - Comunisti Italiani PAVIA
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