da ROSSANA ROSSANDA l'incipit di un editoriale che inquadra il rapimento della giornalista Giuliana Sgrena nella situazione irachena
La guerra ha esportato in Iraq molti interessi di chi l'ha voluta, certo non la democrazia. La vista degli iracheni che andavano non senza rischio ai seggi ci ha emozionato ma le elezioni sono state tutto fuorché democratiche, per l'esclusione di una parte della popolazione e per l'oscurità in cui sono stati tenuti i candidati e i loro progetti. Saranno poco più che un referendum sulla forza relativa delle opzioni religiose. E come potrebbe essere diversamente, in un paese sotto occupazione e in un tessuto civile sballottato fra una dittatura nazionalista, le lotte etniche, la guerra all'Iran voluta e finanziata dall'occidente, poi le sanzioni crudeli e infine una pretestuosa invasione?
http://www.ilmanifesto.it/pag/sgrena/420d00da008c7.html
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