alla giustizia
di CURZIO MALTESE
La riforma della giustizia, approvata a colpi di fiducia, è in pratica l'atto finale della legislatura. Una stagione di potere che si chiude com'era cominciata, all'insegna degli interessi personali e delle ossessioni di Berlusconi, anzitutto la vendetta sulla magistratura indipendente. I conti sono presto fatti. Come ha scritto Eugenio Scalfari la data più probabile per il voto è la prima o seconda domenica di aprile 2006, che significa sciogliere il Parlamento a metà febbraio. Appena il tempo di tornare dalle vacanze, presentare una finta finanziaria elettorale ed è subito voto. Per la verità è molto probabile che questa maggioranza trovi anche il modo, il tempo e la faccia di far passare la legge salva-Previti, ultimo tassello di una controriforma che restaura nell'Italia del Duemila alcuni suggestivi principi di giustizia medievale. [...]
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