Il mondo ha gia' raggiunto il punto di non ritorno per quanto riguarda i cambiamenti climatici e per la civilta' umana non c'è futuro. E' questo il pessimistico giudizio di James Lovelock che negli anni 70 concepì la teoria di Gaia. (ansa.it)
Lovelock medico, biofisico e chimico, è uno scienziato ambientalista indipendente. Ha formulato l'ipotesi che la terra sia un sistema capace di autoregolarsi, un immenso organismo vivente che non rimane passivo davanti a ciò che lo minaccia.
In un libro di prossima pubblicazione The Revenge of Gaia (vedere La nostra unica casa nuovimondimedia.com) esprime la convinzione che l'umanità non sopravviverà ai prossimi cento anni. Facciamo i debiti scongiuri. I profeti di sventure non sono mai mancati, ma questa profezia purtroppo è suffragata dalla consapevolezza che il genere umano, e soprattutto coloro che ne determinano i destini, sono troppo stupidi per invertire la tendenza distruttiva messa in moto nel secolo scorso.
La speranza che Levelock si sbagli non basta da sola a fermare la corsa verso l'autodistruzione che caratterizza tutti i nostri modelli esistenziali.
Paccherotti e parmigiana di melanzane
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Delizia di pastaI paccherottiAlla parmigianaParmigiana al forno, semplice e
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