A tenere banco in vista del traguardo [ndr: elettorale] sono i brogliacci delle intercettazioni che coinvolgono il maggior partito d'opposizione. La pubblicazione, ieri su Il Giornale, delle telefonate tra Gianni Consorte e il segretario dei Ds Piero Fassino (intercettazioni che invitiamo a leggere) se non costituiscono certamente illecito penale, certamente gettano un'ombra piuttosto malinconica sul partito e sui suoi vertici. diario.it
Centinaia di articoli sono (e saranno nei prossimi giorni, c'è da scommetterci) dedicati alla squallida vicenda intercettazioni telefoniche Fassino-Consorte.
Il problema non è tanto il polverone sollevato dalla destra per far credere che l'immoralità non è loro prerogativa in esclusiva, il problema è la confusione del pio Piero e dei DS sul loro ruolo, quello delle coop, delle banche, del mondo della finanza in genere.
Insomma una sinistra, che da molto tempo non è più una sinistra, scimmiotta tutti i vezzi del liberalismo più becero e si candida a governare il paese al posto di una autentica "banda bassotti". Il dramma è che dovremo votarla comunque. Questo è il ceto dirigente di un povero paese alla frutta come l'Italia. Altrochè passione!
Paccherotti e parmigiana di melanzane
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Delizia di pastaI paccherottiAlla parmigianaParmigiana al forno, semplice e
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parmigiano t...