2006-01-31

Archivio della memoria

Vignetta di Giannelli sul Corriere

Archivi della memoria. Questo erano i diari e ora sono i blog. Neppure una raccolta di ritagli su notizie quotidiane come questa si sottrae alla regola. La memoria è esattamente ciò che ci manca ora che tutto è vissuto al presente come se non ci fosse mai stato un passato e mancasse la prospettiva di un futuro. La storia, quella con la esse maiuscola, è dimenticata. Scrittori e programmisti tv saccheggiano la storia come al sabato i banchi del supermercato, ma solo per snaturarla di ogni prospettiva epocale e contesto sociale. Tutto è riportato al presente al qui ed ora, patinato come un gladiatore hollywoodiano, sterilizzato dalla profondità temporale.
Per questo mi avvince l’enorme possibilità offerta da Internet di immagazzinare il presente nella sua totalità. Se l’umanità sopravviverà alla propria furia autodistruttiva (100 e non più 100) i posteri troveranno un materiale immenso su cui esercitare l’analisi storica.
Individualmente e collettivamente siamo portati a dimenticare. Ben lo sanno i politici che infatti si permettono di dire qualsiasi cosa ed il suo contrario dall'oggi al domani protetti dalla smemoratezza della pubblica opinione. Abbiamo bisogno del giorno della memoria per non scordare milioni di persone morte nei campi di concentramento, senza nessuna sensata ragione, soltanto sessant’anni fa. In Francia si istituisce una giornata della memoria per ricordare la fine della schiavitù (ign) - lodevole iniziativa se non fosse che la schiavitù è largamente diffusa ancor oggi, seppur con forme nuove, in molte parti del mondo, Italia compresa. Chissà se quando un nostro figlio colpevole d'aver in tasca un po' di fumo, come altri 80 mila cittadini segnalati lo scorso anno ai prefetti, verrà sbattuto in galera ci ricorderemo delle parole rassicuranti di Fini a proposito della legge, da lui fortemente voluta, che annulla ogni differenza tra droghe e parifica spacciatori e consumatori. repubblica.it Chissà se quando nostra figlia avrà bisogno della pillola abortiva ripenseremo a Storace, ministro di una sanità gravata da enormi problemi irrisolti, che avendo il chiodo fisso dell’aborto, impedisce d’importarla da dove la producono. libertà.it
Sciocchezze rispetto ai grandi eventi, ma è proprio la somma delle sciocchezze che fa la storia, più delle imprese dei “grandi” uomini.
Scrive Umberto Eco nella prefazione al suo ultimo libro A passo di Gambero che uscirà a febbraio: “Sono riapparsi i fondamentalismi cristiani che sembravano appartenere alla cronaca del XIX secolo, con la ripresa della polemica antidarwiniana, ed è risorto (sia pure in forma demografica ed economica) il fantasma del Pericolo Giallo. Da tempo le nostre famiglie ospitano di nuovo servi di colore, come nel Sud di Via col vento, sono riprese le grandi migrazioni di popoli barbari, come nei primi secoli dopo Cristo, e (come osserva uno dei pezzi qui pubblicati) rivivono almeno nel nostro paese riti e costumi da Basso Impero.
È tornato trionfante l'antisemitismo con i suoi Protocolli, e abbiamo i fascisti (per quanto molto post, ma alcuni sono ancora gli stessi) al governo. D'altra parte, mentre correggo le bozze, un atleta allo stadio ha salutato romanamente la folla plaudente. Esattamente ciò che facevo io quasi settant'anni fa da balilla - salvo che io ero obbligato. Per non dire della Devoluzione, che ci riporta a un'Italia pre-garibaldina.” repubblica.it
Quante cose dimenticate tornano! Averne coscienza magari non ci salverà, ma ci darà la forza di continuare ad essere critici.
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