Ne "La Forza della Ragione", Oriana Fallaci ha scritto che i terroristi hanno ucciso 6.000 persone negli ultimi 20 anni nel nome del Corano e che la fede islamica promette "odio al posto dell'amore e schiavitù al posto della libertà".
Il gip di Bergamo, Armando Grasso, ha deciso che la Fallaci debba essere processata, sostenendo che le parole della scrittrice sono "senza dubbio offensive per l'Islam e per coloro che praticano questa fede religiosa".
Assurdo che in Italia nel 2005 dei magistrati spendano tempo e pubblico denaro per processare opinioni.
Assurdo che in un paese moderno esista un reato di villipendio alla religione (qualsiasi essa sia) e che qualcuno metta ancora in dubbio il banale principio della libertà d'espressione.
Assurdo che persone civili sentano il bisogno d'insultare le altrui convinzioni religiose con espressioni come 'fottuti figli di Allah' (usata dalla nostra Oriana) o 'porco Dio', 'vacca Madonna' ed altre colorite bestemmie così in voga nella cattolicissima Italia.
Assurdo infine che a difendere il diritto della Fallaci di dire puttanate siano dei leghisti forcaioli e un ministro della giustizia impresentabile come Castelli, che ha come obiettivo l'asservimento dei giudici al potere politico.
Se dire stronzate viene punito con la galera, ragazzi miei, nessuno è più sicuro di niente.
Paccherotti e parmigiana di melanzane
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