La strage di Andijian - forse 200 morti, forse 500 - non spaventa il dittatore uzbeko Islam Karimov: tempo fa aveva detto di ispirarsi a Tamerlano, il terrore dell'Asia che aveva la sua capitale a Samarcanda. Ma la ferocia delle truppe contro la folla da due giorni in piazza, gli arresti, la cacciata dei giornalisti, potrebbero non bastare a salvare il sanguinario «bastione dell'ordine» centroasiatico, sostenuto da Usa e Russia in nome della lotta all'islamismo
il manifesto
Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata
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sicurezza si accettano misure che limitano gravemente la libertà
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