
A sentir lo spocchioso Tremonti prima, e l'autoincensante Berlusconi poi i soldi per l'Abruzzo ci sono, bastano e avanzano, senza "mettere le mani nelle tasche degli italiani". Tutti i senza tetto saranno al caldo e al sicuro prima dell'inverno. Ce lo auguriamo tanto per loro, ma a scorrere il decreto emanato dal governo il sangue trema nelle vene. Massimo Giannini, su La Repubblica, ne fa un esaustivo resoconto: Quei finanziamenti fantasma del "decreto abracadabra"
Intanto i dodici miliardi di euro di Maroni si sono dimezzati e varranno erogati in ventitre anni (fino al 2032). Poi il "Pacchetto Ricostruzione" rischia di trasformarsi nel "pacco" ricostruzione considerando che i soldi sono, come spesso accade con Tremonti, virtuali. Il finanziamento del decreto si affida in massima parte a «nuove lotterie ad estrazione istantanea», «ulteriori modalità di gioco del Lotto» , nuove forme di «scommesse a distanza a quota fissa» (come dire niente tasse ai ricchi e nuove tasse ai poveri cristi che tentano la fortuna!). Per il resto si attingerà dal Fas, il Fondo per le aree sottoutilizzate, che dalla Finanziaria in poi è diventato un vero Pozzo di San Patrizio, dal quale il governo pompa denaro per ogni emergenza, senza che si capisca più quale sia la sua vera dotazione strutturale. Infine si fa riferimento, come sempre, a fantomatiche «maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, anche internazionale, derivanti da futuri provvedimenti legislativi». E questo è tutto. [sic!]